Press "Enter" to skip to content

Peste suina, firmato protocollo d’intesa tra regione e associazioni agricole

Debellare definitivamente la peste suina africana, condurre una trattativa serrata con l’Unione europea per ottenere un corridoio sanitario a vantaggio delle aziende suinicole virtuose, avviare insieme il percorso di valorizzazione e tutela delle produzioni del comparto suinicolo sardo. Sono gli obiettivi principali del protocollo d’intesa siglato oggi pomeriggio a Cagliari, a Villa Devoto (sede della presidenza della Giunta) dagli assessori dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, della Sanità, Simona De Francisci, e dai rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. Il provvedimento fa seguito a un precedente decreto del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel quale il presidente stesso assumeva la carica di Commissario per l’emergenza.

Tra i tredici punti che compongono il protocollo: l’anagrafe dei suini sardi da completare entro il prossimo 31 luglio, l’intensificazione di ispezioni e sanzioni, la realizzazione di un centro di fecondazione artificiale, l’attivazione di politiche per la promozione del consumo di prodotti della filiera suinicola sarda, lo studio di un’eventuale misura sul benessere animale nella filiera suinicola, la sensibilizzazione per la nascita di uno o più comitati promotori per il riconoscimento di Dop o Igp sulle carni e gli insaccati isolani.

“Contro questo flagello – hanno dichiarato gli assessori Cherchi e De Francisci - è in atto una lotta contro il tempo e l’impegno della Regione è costante: non è un caso che da settembre abbiamo bloccato ogni forma di indennizzo. Il protocollo è un ulteriore passo in avanti verso l’eradicazione da tutto il territorio sardo, che potrà concretizzarsi anche e sopratutto con il contributo sia delle associazioni agricole che degli stessi allevatori. È un problema anche culturale che ha bisogno di tempo per essere risolto. In ogni caso, a brevissimo sottoporremo il provvedimento anche a Bruxelles, nella speranza che il corridoio sanitario per le molte aziende che rispettano le regole”.