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Monti: Paese segnato da profonda tensione sociale e bisogna avere coraggio contro crisi o disagio inevitabile

"Il paese è segnato ora da una profonda tensione sociale". Lo detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervenendo a Rondine in provincia di Arezzo. "Il presente - ha aggiunto Monti - è segnato da forti tensioni sociali per la crisi, la mancanza di lavoro, la difficoltà di fare impresa".

"La crisi economica se non è affrontata con convinzione e coraggio può diventare culturale e di valore" ed "è inevitabile che cresca il disagio sociale, che la precarietà alimenti un senso di malessere, che ci siano segni gravi di incrinatura della coesione sociale" ha detto il premier. L'Italia in alcuni "momenti è presa da sfiducia in se stessa immotivata". Lo afferma il premier Mario Monti.

 "Lottare con gli altri, mai contro gli altri" ha aggiunto il presidente del Consiglio nel suo discorso. Parlando con gli studenti della cittadella, Monti ha detto che "il presente è ora segnato da forti tensioni sociali provocate dalla mancanza di lavoro, dalla difficoltà di fare impresa" e che dipendono anche da "una crisi profonda generata da rapide trasformazioni e dall'inevitabile disorientamento che queste comportano".

"Ci chiede se l'Unione Europea è ancora un modello o fa passi indietro: tutte e due le cose. Sta facendo passo indietro ma è un modello di grande importanza. L'Italia ha il dovere di contribuire, come fondatore e con una opinione pubblica favorevole, a rimediare i passi indietro e far fare passi avanti". Lo ha detto Monti.

 "Oggi penso - ha aggiunto Monti - che quasi tutto il decidere nella politica è guidato dal breve periodo, dai sondaggi e da cosa pensa l'elettorato. Fosse stato tenuto il 9 maggio 1950 un sondaggio sull'idea della dichiarazione Schuman sarebbe stata affondata e così l'idea più importante del XX secolo".

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