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Il ministro dopo il ferimento dell’Ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi annuncia lo schieramento anche dell’esercito a difesa degli obiettivi sensibili.

In Italia per il Ministro degli Interni, la vera emergenza pare sia quella di proteggere i politici e i boiardi di stato dagli improbabili assalti terroristici. Dimenticando che per proteggere loro, che sono i veri colpevoli del disastro italiano, e tra questi,  in primo luogo l’ex presidente del Consiglio che in 17 anni di governo ha portato gli italiani dove neanche il suo antico protettore Craxi era riuscito, quando disse che la nazione era sull’orlo del baratro e per salvarsi bastava fare un passo avanti. Bene, questo passo al martoriato e tartassato popolo italico, lo ha fatto fare Berlusconi. E, infatti, li ha fatti cadere talmente in basso che si sono veramente fatti male. Ed ora chi paga. Perché non mettere una bella mega patrimoniale, ma solo sul patrimonio del berlusca che quando la barca italiana andava a fondo lui sarebbe stato preso dalle sue cene ‘eleganti’ dimenticando che il paese non si governava dal lettone di Ras-Putin.

Ora, il ministro ha quindi annunciato che bisogna proteggerli dai probabili assalti. Bene, si proteggano pure, ma a loro spese. Perché dobbiamo intervenire ancora noi per salvare, non si sa da chi, queste persone? Caro Ministro, gli unici ad avere bisogno di aiuto e protezione da loro stessi, in Italia sono gli italiani che non sanno più come gestire la loro vita. Non sanno più cosa fare, anzi, alcuni, purtroppo per loro, lo hanno saputo e si sono tolti la vita. Troppi però. E queste morti dopo un giorno di notizie in prima pagina sono passati subito dopo nel dimenticatoio.

Ma nel frattempo i solerti ministri tecnici annunciano che bisogna proteggere gente che guadagno milioni di euro a spese dello stato invece che a loro spese. I soldi investiti nella loro protezione sarebbe meglio destinarli ai pensionati, che non si possono più chiamare così perché con 500-1000 euro al mese oramai sono entrati nell’inedia perché pagato affitto e tasse non rimane molto per poter sopravvivere e non vivere.  Ma la Dottoressa Cancellieri ha ieri annunciato di essere preoccupata per gli eventuali attacchi ai politici e manager ma non si è detta preoccupata per la grande povertà che monta nel nostro paese. E magari ha intenzione di portare da 8 a 20 gli uomini dei scorta alla Fornero distogliendo tanti uomini delle forze dell’ordine per proteggere una sola persona invece che la collettività. Una basterebbe e avanza. Il resto lo si impieghi per difendere i tantissimi anziani che quasi ogni giorni vengono aggrediti nelle loro case da malfattori per portargli via quei pochi risparmi che in una vita di lavoro, avevano accantonato per i momenti di bisogno. Ma di questi fatti, purtroppo non si parla mai ma si parla e si continua a parlare di protezione e benefit della casta, che a nulla ha rinunciato e a nulla vuole rinunciare nonostante il nostro bel paese, un tempo ricco, famoso e ammirato in tutto il mondo, (prima che l’ex premier diventasse primo ministro) e poi tutto disintegrato dall’avvento del berlusconismo. Che poi sulla nazione è stato come l’arrivo di una pandemia che ha quasi sterminato ogni possibilità di futuro per i giovani e non.

Dopo questa sciagura Monti. Che era senz’altro partito bene dando tante speranze di giustizia sociale ma poi si è rivelato come tutti gli altri. Timoroso verso i potenti, dei quali fa parte e, forte, con i soli deboli che non si possono ribellare.  Ed ora, appunto, l’annuncio con il quale si dice possibile anche "l'uso dell'esercito" per difendere "obiettivi sensibili" come Finmeccanica o Equitalia.

Il ministro dell'Interno, infatti, Anna Maria Cancellieri, spiegando che "in queste ore è stata diramata una circolare che invita ad alzare la soglia di attenzione intorno agli obiettivi sensibili di tutto il territorio nazionale" e "giovedì è prevista una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza" nel quale sarà presentato "un pacchetto di proposte".

Il governo, dice in interviste a Corriere della Sera e Repubblica dopo l'agguato all'Ad di Ansaldo nucleare, Roberto Adinolfi, "pensa di potercela fare, ma non possiamo essere lasciati soli. Possiamo raggiungere il risultato solo con l'appoggio di tutti i partiti" che "devono aiutarci ad abbassare la tensione sociale".

L'Italia, aggiunge, "non è la Grecia" e anche se "stiamo vivendo un momento drammatico ne usciremo" e intanto tutti devono "fare uno sforzo per contribuire alla tenuta del Paese".

Il ministro, sottolineando di avere "molto rispetto per le famiglie che non riescono a pagare i debiti", ci tiene però a "ricordare in maniera forte e chiara che Equitalia rappresenta lo Stato" e quindi gli attacchi "saranno trattati alla stregua di azioni eversive".

Fino a giovedì saranno messe a punto "le strategie di difesa di tutti gli obiettivi", uno "sforzo enorme che affronteremo anche insieme con i responsabili sicurezza" di Finmeccanica. E per il quale "abbiamo bisogno di moltissimi uomini". Per questo si pensa anche all'esercito, perché "non possiamo sottrarre forze all'attività investigativa e al controllo del territorio rischiando di 'scoprire' altri possibili focolai di emergenza".

"Il documento di rivendicazione", ribadisce il ministro, è considerato "attendibile" e questo "ci spinge ad alzare la guardia per evitare una escalation che purtroppo è uno degli scenari possibili". In ogni caso, però, "riteniamo che il consenso sia ristretto a un'area numericamente limitata e che la gran parte degli italiani consideri aberrante ciò che è accaduto".
E visto che "da quel che possiamo sapere ora" si tratta di "nuove leve, di giovani che hanno un rapporto lontano con gli anni '70" bisogna "evitare l'errore di leggere quel che succede oggi con gli occhiali di un'epoca che è finita".

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