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A.Schirru (PD) su ricongiunzioni onerose il Governo apporti le giuste modifiche.

“È stata data risposta alla nostra interrogazione sul tema delle ricongiunzioni onerose, con la quale abbiamo chiesto al Governo di provvedere alla modifica dell'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010 che ha reso onerose le ricongiunzioni anche verso l'Inps. Ciò per evidenti ed innegabili ragioni di giustizia sociale, e perché, come riconosciuto dal Governo precedente, non sono stati valutati gli effetti che tale articolo avrebbe avuto sui contribuenti. Si assiste infatti a casi che vedono il lavoratore costretto a pagare per la seconda volta i versamenti già effettuati anche dal datore lavoro.

Alla risposta del Governo che ci parla di oneri dovuti secondo il principio della parità ed equità, facendo un tutt’uno tra le diverse casse previdenziali che gestiscono fondi speciali come elettrici telefonici e dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti), ho espresso tutta la mia insoddisfazione per la genericità di una risposta ormai divenuta standard, e ho chiesto un approfondimento e una soluzione definitiva del problema, rimettendo la speranza per un risultato positivo nell'incontro tra il Governo e le parti sociali annunciato dalla Sottosegretaria Cecilia Guerra in risposta all'interrogazione.

Occorre porre urgente rimedio al pasticcio legislativo combinato dall'ex Ministro Sacconi. È necessario sanare un’ingiustizia sociale che mette in difficoltà le famiglie che certo non possono sostenere il pagamento di cifre assurde (chi 18mila, chi 128 mila €). Lavoratori che si vedono costretti, dopo 40 anni di lavoro, a vivere in situazioni di estrema povertà, o a cercare un nuovo lavoro precario o addirittura in nero, per poter versare all'INPS ciò che è stato già pagato, sia dal lavoratore che dal datore di lavoro pubblico e privato.

Ho ribadito come tante famiglie di lavoratori  vivano in serio disagio psicologico, perdendo in salute per l'incertezza e la precarietà, sospesi nei loro diritti di equità, riservati per situazioni analoghe a quei lavoratori che hanno avuto continuità contributiva in un unico ente. Ho chiesto infine di riportare all’attenzione del Ministro le nostre osservazioni, con la rinnovata richiesta di  modifica dell’articolo in questione, soprattutto perché in contrasto con le recenti modifiche di riforma che unificano il sistema della previdenza del lavoro pubblico e privato.

La speranza e il mio auspicio sono ora che si arrivi presto a un risultato concreto.” Com