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Sassarese disoccupato arrestato con l’accusa di aver commesso tre furti e due rapine.

Questa mattina, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sassari hanno tratto in arresto per furto e rapina Alessandro Murgia, 26 anni, disoccupato di Sassari, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. Antonio Pietro Spanu. Le accuse che sono state contestate al giovane sono tre furti e due rapine.

I furti sono stati commessi il 28 dicembre 2011 e i successivi 2 e 3 gennaio, tutti all’interno dell’ipermercato “Auchan” a Predda Niedda; l’autore, agendo sempre intorno alle 13.30, si era impossessato di utensili per parrucchieri, per un valore complessivo di circa 500 euro.

Le rapine risalgono al 22 e 29 febbraio, rispettivamente ai danni di “Arghittu sport” e del supermercato “Sisa” all’interno del centro commerciale Corte S. Maria. Nel primo caso Murgia, armato di taglierino, aveva minacciato il figlio minore della titolare, rimasto momentaneamente solo, e si era impossessato di tre giubbotti del valore di 550 euro. Nel secondo episodio aveva prelevato dagli scaffali alcune bottiglie di alcolici, per un valore di circa 300 euro, ed aveva guadagnato l’uscita, ma, scoperto ed inseguito da due sorveglianti, li aveva aggrediti con calci e pugni, minacciandoli di morte.

Le indagini, coordinate dal PM Giovanni Porqueddu, sono partite dopo la visione delle immagini della video sorveglianza dei centri commerciali. Il giovane, agendo sempre a volto scoperto, era stato riconosciuto in foto anche dalle vittime delle rapine.

Da rilevare che il giovane era già noto ai carabinieri per due episodi. Il 3 marzo, infatti, era stato arrestato all’interno dello stesso centro commerciale di Predda Niedda poiché, dopo essersi impossessato di merce varia, era stato scoperto da un responsabile della sicurezza che aveva malmenato nel tentativo di fuggire. Dopo questo fatto l’arrestato era stato rimesso in libertà in attesa del processo. Appena uscito dal carcere, il 9 marzo si era reso responsabile del furto di una borsa dall’abitacolo di un’autovettura condotta da una donna che si era fermata al semaforo rosso con il finestrino aperto e che non si era accorta di nulla. Fu un carabiniere in borghese, libero dal servizio, a notare l’azione fulminea del giovane e a bloccarlo. Qualche ora dopo gli stessi carabinieri che lo avevano arrestato e accompagnato in detenzione domiciliare, in attesa dell’udienza di convalida, lo sorpresero per strada e lo arrestarono nuovamente per evasione. Murgia, quindi, è stato rintracciato, dichiarato in arresto e poi dopo le formalità di legge è stato accompagnato e rinchiuso nel carcere cittadino di San Sebastiano.

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