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Lavitola durante l’interrogatorio davanti ai Pm napoletani: “Un milione al senatore”, il faccendiere svela l’Operazione Libertà

Valter Lavitola preparò il dossier sulla casa monegasca di Gianfranco Fini non in cambio di denaro ma "per mantenere un rapporto di carattere politico con il presidente Berlusconi". Lo ha detto lo stesso ex direttore dell'Avanti nel primo dei due interrogatori finora sostenuti. L'obiettivo era quello di riuscire a ritagliarsi "uno spazio politico" nel partito dell'ex premierMa nell'interrogatorio dello scorso 25 aprile, nel carcere di Poggioreale a Napoli, Lavitola, assistito dall'avvocato Gaetano Balice, ha rivelato anche l'acquisto di un senatore: per controllare la commissione Difesa e sottrarla al centrosinistra - rivela Sarzanini sul Corriere della Sera, l'allora premier Silvio Berlusconi (era il 2006) "versò un milione di euro al senatore Sergio De Gregorio". In questo modo lo 'convinse' a passare dall'Idv a Forza Italia.

Lavitola ha raccontato i retroscena del 'calciomercato' in Parlamento, con Clemente Mastella e Lamberto Dini agganciati dal centrodestra per arrivare alla caduta del Governo Prodi: era l' 'operazione libertà.
Lavitola ha rivendicato il merito di aver fatto incontrare Berlusconi al generale Spaziante perché quest'ultimo diventasse "numero due della Guardia di Finanza". I Pm Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio stanno verificando l'attendibilità di queste affermazioni per escludere eventuali ritorsioni di Lavitola nei confronti di persone rivelatesi 'poco collaborative'.

Valter Lavitola puntava ad ottenere denaro da Finmeccanica (e in parte ci riuscì: 160 mila euro) come fornitore delle stesse aziende del gruppo di cui era consulente. E' lo stesso Lavitola a dirlo davanti ai pm di Napoli che lo hanno interrogato per ore lo scorso 25 aprile. Lavitola ricorda di essere diventato consulente di Finmeccanica grazie all'allora direttore commerciale Paolo Pozzessere: "Io gli dissi: vengo a fare il tuo consulente... lui mi disse: okay, quanto vuoi? Dissi: trentamila euro, pensando che era una cifra indicativa e lui disse immediatamente: accetto". I contratti che contribuì a stipulare furono "quello dei sei elicotteri e quello dei radar e quello del telerilevamento della mappatura del territorio di Panama": commesse importanti, rispetto alle quali i Pm cercano di capire che tipo di provvigioni Lavitola abbia ottenuto.

Lavitola ha detto ai Pm che mentre era latitante aveva "dato dei soldi di Berlusconi a quel giovane genio di Tarantini... dopo che, come si vede dalle intercettazioni, c'è stata una piccola cosa positiva in quel rapporto, credo voi sappiate di che si tratta... (...) Il numero uno io lo conosco e molto bene, e quando uno sta nei guai soprattutto a causa sua... se lui può lo aiuta. E io le ribadisco che io ero latitante solo per aver aiutato Tarantini e neanche per indurlo a mentire, perché nessuno ci potrà credere mai...".
Lavitola ha ammesso di aver ricevuto cinquecentomila euro dall'allora premier per l' Avanti! "perché avevamo una situazione economica difficile, eravamo un giornale fiancheggiatore di Forza Italia e gli siamo andati a chiedere se ci stava un sostegno economico a fronte di un servizio che gli potevamo fare".

I Pm hanno chiesto a Lavitola come avesse saputo che doveva essere arrestato e il faccendiere ha risposto di averlo appreso da una giornalista di Libero che lo contattò telefonicamente mentre lui si trovava a Sofia.
"A me quasi mi pigliò un colpo e fu poi la sera che io telefonai al presidente Berlusconi, che fu la telefonata registrata, che si svelò il mistero. Io chiamai dal telefono di Karem che era sotto controllo... e dissi al presidente: che devo fare? Io ero incazzatissimo per queste cosa qua, rientro eccetera eccetera... Lui mi disse: vattene in vacanza".

Lavitola ha spiegato di aver contattato Berlusconi per il rapporto amicale che li legava e "innanzitutto perché io venivo accusato di estorsione nei suoi confronti".

"Preferisco fare un anno di carcere in più e non passare per millantatore...uno che passa per millantatore avrà meno chance in futuro, la stessa cosa se io passo per fare l'estorsione ad un amico mio, passo per un fetente qualsiasi, e ciò a me non andava bene per cui nel momento in cui Berlusconi mi dice: io al limite del possibile vi scagiono a tutti quanti...lì mi sono sentito tranquillo".