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Giunta autorizzazioni, procedimento contro Berlusconi per la querela di Renato Soru

«Dalla prima relazione del deputato del Pdl Roberto Cassinelli si riscontra ancora una volta la volontà del centrodestra di coprire Silvio Berlusconi, ma ci opporremo in tutti i modi affinché i comportamenti dell'ex presidente del Consiglio siano sottoposti al giudizio della magistratura al pari di quelli di qualsiasi cittadino».

Lo dichiara il deputato e segretario regionale dell'Italia dei Valori Federico Palomba, esponente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera, in relazione all'avvio del procedimento, avvenuto oggi nella stessa Giunta per le Autorizzazioni, contro Silvio Berlusconi determinato dalla denuncia per diffamazione presentata tre anni fa dall'ex governatore della Sardegna Renato Soru.

La querelle giudiziaria risale alla campagna elettorale per le scorse elezioni regionali. Il 24 gennaio 2009 l'ex governatore sardo querelò Berlusconi per alcune dichiarazioni fatte durante il tour elettorale di Ugo Cappellacci in Gallura  e riportate dal quotidiano La Nuova Sardegna. In particolare, Soru ritenne calunniose le dichiarazioni pronunciate a Tempio da Berlusconi che, in relazione a "un appalto da 60 milioni per la pubblicità istituzionale", lo aveva accusato di essersi "fatto dare altri 30 milioni per la sua società".

Immediatamente l'ex presidente della Regione Sardegna presentò alla Procura di Cagliari una denuncia per diffamazione che il giudice di pace di La Maddalena ha poi inviato alla Camera dei Deputati in seguito alla richiesta di insindacabilità proposta dal difensore di Berlusconi, Niccolò Ghedini. «L'insindacabilità non ha nessuna giustificazione né etica né giuridico-costituzionale - afferma Palomba -, come non l'aveva la ridicola pretesa di far passare Ruby per nipote di Mubarak».

Il procedimento è stato rinviato alla prossima settimana.