Per tornare a crescere all'Italia "non basterà pocotempo, per quanto possano essere brillanti i governi che succederanno perché lanostra scarsa crescita deriva da peculiarità culturali del nostroPaese". Così il premier Mario Monti, a un dibattito con il premioNobel Joseph Stiglitz.
Innanzitutto, ha detto Monti, "è importanteconvincerci che l'insufficiente crescita dell'Italia prima di tutto e'esistita, quando è stata negata fino a poco tempo fa: ora l'abbiamo visto infaccia a nostre spese questo mostro della mancata crescita".
E per Monti di sicuro l'Europa "non sta facendocerto molto bene" per la crescita. Ma il problema è che "accantoall'obiettivo della crescita l'Europa ha l'obiettivo di costruire se stessa,integrare l'economia e le istituzioni europee che può comportare anche unarinuncia alla crescita nel breve periodo, purtroppo".
Secondo Monti "Dobbiamo incalzare la Germania, ma ancheringraziarla", perché "senza i vincoli attuali" al bilancio"l'Italia di oggi sarebbe un Paese vagante nel vuoto ed è semprepossibile" che ciò accada.
E per risolvere il problema dei debiti della Pubblica Amministrazioneverso le imprese, il governo sta lavorando ad una "soluzioneeuropea". Monti, che in un dibattito pubblico ha abbozzato il progettoallo studio: "Bisognerebbe, e in questa direzione stiamo lavorando,trovare una soluzione concordata sul piano europeo che permetta primadell'entrata in vigore del fiscal compact di fare un'operazione trasparenza deidebiti verso le imprese: emersione, pagamento, correzione delle statistiche. Daquel momento rien ne va plus". Questo perché, ha ricordato Monti, pagare idebiti in questo momento significa far aumentare ulteriormente il debitopubblico.
E il premier interviene anche sulle polemiche per ilpagamento dell'Imu. E' "inaccettabile" l'ipotesi che non si paghil'Imu perché si tratta di "evasione fiscale" e per questo"meriterebbe un trattamento molto rigoroso" da parte dello Stato.
Poi, un chiarimento: "Non ho mai pensato ne menzionatoil nome di Angelino Alfano quando ho condannato le incitazioni alladisobbedienza fiscale". Così il premier Mario Monti riferendosi alleparole pronunciate in occasione di una recente conferenza stampa. Monti haspiegato che "è ovvio che un parlamentare può presentare un Ddl"come quello annunciato dal segretario Pdl sulla compensazione tra crediti etasse da parte delle imprese, "e questo non ha nulla a che vedere con ladisobbedienza fiscale.
Di sicuro "il tema delle imprese pressate dal ritardodei pagamenti è un grande problema - ha spiegato Monti - ma nonpotremmo permettere che una singola impresa decidesse autonomamente, siccome hadei crediti verso lo Stato, di farsi la compensazione al momento di pagare letasse. Questo non sarebbe possibile, anche questa sarebbe disobbedienzafiscale. E siccome l'ho detto e' successa una cosa che mi preoccuperebbe,se fossi l'onorevole Alfano, perché senza che io pensassi a lui o lomenzionassi, tanto che si è dimostrato leale sostenitore del governo come glialtri segretari, molti esponenti politici del suo partito lo hanno difesodall'ingiurioso attacco del premier".