Il personale della Polizia di Stato cagliaritana hannoarrestato per tentato estorsione, Giorgio Pisanu, di 39 anni, del capoluogoregionale.
Alle ore 10.30 di ieri mattina il Centro Operativo hainviato gli agenti di una Volante in Via Cavaro, presso la famiglia Pisanu, inquanto le persone che avevano contattato il 113 erano minacciati dal proprio figliotossicodipendente.
Pochissimi minuti dopo la segnalazione gli Agenti eranodavanti al palazzo e mente si apprestavano a raggiungere l’appartamento hannonotato, nel pianerottolo, la presenza di Giorgio Pisanu che, in evidente statodi agitazione, lamentava il fatto che i familiari non lo facessero entrare incasa.
Mentre i poliziotti tentavano di calmare il giovane, sonousciti dall’appartamento i genitori, visibilmente agitati ed impauriti. Infatti,i genitori dell’arrestato, hanno riferito agli operatori che il figlio da circavent’anni era tossicodipendente e che tutti i loro sforzi per farlodisintossicare sono risultati vani. Tra l’altro negli ultimi anni, ogniqualvolta chiedeva del denaro senza ottenerlo, diventava sempre più violento.
Anche in quest’ultimo episodio le cose sono andatedegenerando, infatti verso le ore 9, Giorgio ha suonato insistentemente alcampanello d’ingresso ed allo stesso tempo batteva violentemente sulla porta esempre da fuori urlava verso i congiunti di voler del denaro perché avevabisogno della droga.
I due anziani genitori hanno prima cercato in vano di spiegargliche al momento non avevano disponibilità ma, una volta udito il rifiuto, contono di voce minaccioso ha detto, rivolto ai genitori: “se non mi date i soldi,vi faccio qualcosa di brutto”. Quindi, padre e madre, terribilmente impauritiper le minacce del figlio che nel passato si sono sempre state seguite da fatticoncreti, come nello scorso novembre che per ottenere la somma di denaro avevaspaccato i vetri della cucina e del bagno e poi aveva cosparso il pavimento dialcol nel tentativo di dar fuoco alla casa ed in un’altra occasione avevadanneggiato l’autovettura del padre. I genitori, quindi, non potendo piùsopportare questa situazione si sono decisi ed hanno presentato regolaredenuncia-querela, nei confronti del figlio con la speranza che finisca la violenzafatta di continue minacce, di angoscia e di terrore.
Il giovane, quindi, è stato portato negli uffici dellaQuestura dove, dopo le formalità di legge, è stato trattenuto nelle camere disicurezza in attesa dell’udienza di convalida.