“L’unico veropasticcio è la confusione di chi più o meno volontariamente, non distinguebando Pia Turismo e bando per la riqualificazione delle strutture ricettive,sollevando pulviscolo attorno a un avviso pubblico che fa della semplificazioneamministrativa una delle sue caratteristiche migliori”. Così l’ assessoreregionale del Turismo Luigi Crisponi interviene in merito agli articolipubblicati da alcuni quotidiani regionali, che hanno ripreso come fonte il sito‘Sardegna e Libertà’, blog del consigliere regionale Paolo Maninchedda, erelativi al bando ‘Interventi materiali e immateriali per completare emigliorare l’offerta delle imprese turistiche’. “I 27 ‘documenti’ citati nelblog non sono altro che flag (crocettine da test per la patente, perintenderci) - ha sottolineato l’assessore Crisponi - da apporre in mododistinto nella compilazione on line della domanda, in sostanza sempliciautocertificazioni che attestino il possesso dei requisiti richiesti edocumenti d’identità dei richiedenti e di proprietà delle strutture necessariper la partecipazione e l’eventuale accesso ai finanziamenti”.
“I pacchetti integrati d’agevolazione per il turismo e ilbando in questione pubblicato un mese fa – precisa l’assessore Crisponi – sonodue interventi completamente distinti, indipendenti e con finalità differenti.Uno è in capo all’assessorato della Programmazione, il secondo all’assessoratodel Turismo sulla base di fondi europei (POR FESR 2007/2013), per aumentarel’appeal dell’offerta ricettiva isolana e contribuire al rilancio dellacompetitività delle imprese sarde nel mercato turistico. Per innalzare lostandard del comparto ricettivo isolano, dagli affittacamere agli hotel,passando per l'albergo diffuso, si è ritenuto necessario incoraggiare, non lacostruzione di nuove strutture - per la realizzazione delle quali occorrono nonchiacchiere ma ben altri fondi - ma la dotazione di servizi diversificati eattrattivi in linea con le attuali aspettative dei turisti. Col bando sonostati privilegiati progetti ‘cantierabili’, con tempistiche di realizzazione armonizzatenon solo con le aperture stagionali degli alberghi, ma anche col PPR. Fermorestando che il bando predisposto dagli uffici ha necessariamente dovutorispettare le regole imposte dal Programma comunitario (e tali regole non lescrivono né a Cagliari e tantomeno gli assessori), resta da aggiungere –prosegue Crisponi - che le direttive pubblicate sono preventivamente passateall'approvazione della Autorità di Gestione (Centro Regionale diProgrammazione), ma anche della competente Commissione del ConsiglioRegionale”.
In dettaglio, si tratta di un avviso pubblico rivolto apiccole e medie imprese del comparto ricettivo che si fonda su quattro pilastrifondamentali: nessuna agevolazione per nuove strutture e per nuovi posto letto;velocizzazione della spesa prevedendo che almeno il 50% dell’investimento siarealizzato entro 9 mesi dall’approvazione dell’agevolazione; l’allungamentodella stagione; la semplificazione delle procedure di richiesta, attraverso unaprima fase, completamente on line, che evita alle aziende lungagginiburocratiche e la costosa produzione di documentazione cartacea.
“È un bando ‘agile’ che semplifica le procedure – aggiungel’esponente della Giunta regionale. L’integrazione cartacea dei documenti,autocertificati in sede di domanda on line, saranno richiesti solo alle aziendeche rientreranno tra quelle agevolabili in base ai fondi disponibili. Inpratica, soltanto i beneficiari delle agevolazioni dovranno, una volta stilatala graduatoria della gara, presentare materialmente i documenti richiesti. Chiha citato genericamente l’elenco dei '27 documenti richiesti' per avallarel’idea di un ‘manicomio’ burocratico, evidentemente – afferma Luigi Crisponi -non ha prestato grande attenzione nella lettura: non si tratta di 27 documentida inviare per ogni singola azienda, ma molto più semplicemente, si tratta delventaglio completo delle opzioni messe a disposizione, e quindi selezionabili,dalle singole strutture che compilano la domanda on line, le qualisceglieranno, selezionandole, solo quelle idonee per essere ammesseall’agevolazione”.
“L’azione dell’assessorato del Turismo e, più in generale,quella della Giunta Cappellacci – conclude Crisponi – vanno in direzione di unasemplificazione amministrativa e una ‘sburocratizzazione’ delle procedure:questo bando ne incarna la volontà. Inoltre è rivolto a strutture già inattività, di proprietà di imprenditori che conoscono bene i bandi per leagevolazioni, procedure bancarie e regole del mercato e che non stanno avendoalcuna difficoltà nell’affrontare la domanda di partecipazione. Le procedurenecessarie per richiedere le agevolazioni sono state già illustrate a oltre 300imprenditori in sei incontri sul territorio, ricevendo consensi, sia per lafilosofia del bando, sia per le semplificazioni introdotte”.