Operazione anti bracconaggio degli agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Cagliari, rivolta al contrasto del fenomeno della caccia di frodo con strumentiilleciti , cavetti d'acciaio per la cattura di ungulati, che ha portato denuncia di 5 persone .
L'attività di servizio, condotta dagli uomini della stazione di Capoterra coordinati dal Servizio Ripartimentale di Cagliari si è concentrata nell'area dell'oasi di protezione faunistica di "Gutturu Mannu" tra i comuni di Uta ed Assemini dove i Forestali nell'ambito di attività di controllo del territorio hanno rinvenuto in due distinte località Cirifoddi ed asa Garitta diversi cavetti posizionati nella zona boscata per catturare cervi e cinghiali.
Sono seguiti gli appostamenti dove sono stati sorpresi mentre controllavano le postazioni di cattura P.M., 60 anni, operaio, G.M 53 anni, impresario, F.D. 59anni e N.D. 37, operai tutti di Capoterra (alcuni con precedenti per reati venatori).
Vista la flagranza di reato di esercizio di caccia con mezzi non consentiti, gli uominid ella Forestale hanno proceduto alla perquisizione nelle abitazioni dei bracconieri, di cui una proprio nella zona di Cirifoddi a Gutturu Mannu diproprietà di G.M., dove è stata recuperata un ingente quantitativo di selvaggina (3 cinghiali catturati con ilsistema dei lacci e 125 uccelli) e soprattutto un enorme quantitativo circa 500 kg di lacci e strumenti di cattura laccie bobine d'acciaio necessari per la fabbricazione dei micidiali cavetti oltre che gabbie per catturare cinghiali vivi e decine di migliaia di lacci per uccellagione.
Durante l'operazione è stata denunciata anche una quinta persona A.B 50 anni. di Capoterra. che avrebbe dato ospitalità aicomplici al momento tutti sono indagati per il reato di caccia con mezzi non consentiti, uccellagione e due dei denunciati per anche per il reato di ricettazione poiché le bobine di acciaio sarebbero state rubate tempo addietro dallo stabilimento ex Bridgestone di Macchiareddu dove si fabbricano componenti per pneumatici .
Dei fatti è stato trasmesso un dettagliato rapporto alla Procura delle Repubblicadi Cagliari che ha coordinato le indagini.