Spiegano che l'iscrizione nel registro degli indagati e' unatto dovuto, pressoché inevitabile dopo le dichiarazioni di un testimone che loha chiamato in causa. Sta di fatto che Giuseppe Orsi, presidente eamministratore delegato di Finmeccanica, e' ora sotto inchiesta da parte dellaprocura di Napoli per concorso in corruzione internazionale e riciclaggionell'ambito dell'indagine sulle presunte tangenti pagate dalla holding inrelazione alla vendita al governo indiano di 12 elicotteri AgustaWestland.
Una vicenda giudiziaria che si interseca con quella avviata, sempre dai pmpartenopei, sul riciclaggio in cui è coinvolta la Lega Nord. Immediate lesmentite: "Mai pagato tangenti a nessuno", ha detto Orsi. E Bossi:"Tangenti? Penso proprio di no".
La notizia dell'iscrizione di Orsi nel "libro nero" della procuranapoletana trapela all'indomani delle perquisizioni e sequestri eseguiti inSvizzera sulla base di una rogatoria con la procura federale di Lugano. Gliinquirenti hanno perquisito l'abitazione e le sedi di alcune società di GuidoRalph Haschke, intermediario italo-svizzero, che avrebbe ottenuto per l'affaredegli elicotteri, andato in porto nel 2010 quando Orsi era al verticedell'Agusta, 51 milioni di euro, 10 dei quali secondo l'ipotesi accusatoriasarebbero finiti al Carroccio.
L'iniziativa di indagare Orsi tuttavia non e' legata agli ultimi sviluppidell'inchiesta (tra l'altro si devono ancora esaminare i documentisequestrati), ma alle rivelazioni fatte nei mesi scorsi ai Pm di Napoli daLorenzo Borgogni, ex dirigente delle relazioni esterne del gruppo. Borgogni siera soffermato sulla vendita degli elicotteri, coinvolgendo sia l'intermediarioitalo-svizzero, sia un altro presunto mediatore, indicato come referente diOrsi. Di quest'ultimo gli inquirenti hanno solo il nome - Christian Mitchell -e non sono neppure certi che sia quello vero. Le indagini - coordinate dalprocuratore aggiunto Francesco Greco e dai Pm Francesco Curcio, VincenzoPiscitelli e Henry John Woodcock - potrebbero presto portareall'identificazione di colui che si configura come elemento centraledell'indagine.
"Ne' AgustaWestland ne Finmeccanica hanno corrisposto alcuna tangente allaLega Nord"", aveva precisato in mattinata Finmeccanica, aggiungendoche "AgustaWestland non ha commesso alcun tipo di irregolarità, ne' pagatocommissioni di alcun genere per la vendita di elicotteri AW101 al Governoindiano, come una recente indagine del ministero della Difesa indiano haconfermato". Ma in serata è lo stesso Orsi a parlare. "Io non ho maipagato nessuna somma illegale ne' alla Lega ne' ad alcun altro. Durante tuttoil periodo di amministratore delegato di Finmeccanica e AgustaWestland non mi èmai capitato di pagare alcunché di illegale". Ai microfoni del Tg1 haaggiunto che la scelta fatta dall'azionista Tesoro di nominarlo ai verticidella società, è stata fatta sulla base delle sue esperienze professionali. InFinmeccanica, ha proseguito, "stiamo vivendo male la situazione. Siamo70mila dipendenti e ogni giorno lavoriamo per fare di Finmeccanica un campionedi tecnologia e vediamo il nostro lavoro screditato dalle illazioni di unapersona (il riferimento è appunto a Borgogni) che ha lasciato Finmeccanica eche ha avuto comportamenti non coerenti con il nostro codice etico". Ilcontratto concluso in India, ha concluso, "è stato sottoscritto secondo leleggi indiane, quindi non sarebbe stata possibile alcuna provvigione".
Sempre in mattinata era arrivata una secca smentita anchedal Carroccio, con una nota ufficiale: "In merito alle insinuazioni riportateoggi da alcuni quotidiani riguardo a presunte tangenti, la Lega Nord ètotalmente estranea a questa vicenda, non ha mai preso tangenti ne' daFinmeccanica ne' da nessun altro". Poi era intervenuto Roberto Maroni."La Lega non si fa intimidire certo da queste stronzate fangose", hascritto sul suo profilo Facebook. Secondo l'ex ministro "le insinuazionidi un ex-dirigente di Finmeccanica (licenziato dal nuovo Presidente Orsi)orecchiate da qualche parte su 'presunti finanziamenti illeciti ai partiti'sono diventate sui giornali di oggi 'tangenti alla Lega': viva la libera stampa(si fa per dire...)". In serata, poi, arriva Bossi. Tangenti daFinmeccanica? "Penso proprio di no, non puo' essere, io non ho mai sentitocose del genere", ha detto a margine di un comizio. "Li di solitolavorava Giorgetti, che è un pretino", ha aggiunto Bossi riferendosi alsegretario della Lega lombarda e ricordando che in passato aveva rifiutato deldenaro dal banchiere Giampiero Fiorani. "Di Giorgetti - ha assicurato ilpresidente della Lega - sono ultrasicuro, se gli davano le tangenti lui glieleportava indietro".
Sullo sfondo restano anche altre inchieste, in particolarequella sulle presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. Un aspettosul quale è intervenuto Francescomaria Tuccillo, dirigente Finmaccanica chenegli anni scorsi ha curato per la holding i rapporti con i paesi africani, eche è stato sentito come testimone più volte dagli inquirenti."Nell'esercizio del mio ruolo di responsabile dell'Africa sub sahariana -ha dichiarato - mi sono limitato a segnalare doverosamente al top managementdel gruppo la pubblicazione del libro 'Mafia pulita', edito da Longanesi,scritto dal procuratore di Bari Antonio Laudati e dal giornalista Elio Veltricirca i presunti rapporti di società del gruppo Finmeccanica e un notolatitante italiano residente in Sudafrica".