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Francia e Olanda affondano le Borse, Milano perde il 3,8%

Le Borse affondano risucchiate dalla spirale del debito edall'effetto Hollande e dalla crisi politica in Olanda temute dai mercati. Lepiazze europee hanno bruciato 160 miliardi di euro e lo spread tra Btp e Bundsupera i 410 punti, segno che la crisi colpisce pesante quando presenta ilconto di manovre recessive che portano con se' instabilità politica eincertezza economica, due dei fattori più temuti dai mercati e amplificati oggidal timore che in Francia una vittoria del socialista Hollande possa indebolirel'asse con la Germania e la strategia di lotta alla crisi del debito. Milano e'la peggiore e archivia un ribasso del 3,8%, seguita da Francoforte con un-3,36%; Parigi (-2,83%); Londra (-1,85%), Madrid (-2,76%) Amsterdam (-2,5%).

Lo spread tra i titoli di Stato a 10 anni italiani etedeschi ha superato i 410 punti, ai massimi dal primo febbraio pochi minutidopo l'ufficializzazione delle dimissioni del premier olandese Mark Rutte. Glioperatori parlano del rischio di elezioni anticipate in Olanda e dipreoccupazione per il test elettorale in Francia. E così scatta la corsa agliacquisti rifugio, Bund tedeschi e Treasury Usa in testa.

Il rendimento del Bund a 10 e 5 anni testa i valori minimimai visti dalla nascita dell'euro. A poco sono servite le rassicurazioni delviceministro dell'economia Vittorio Grilli secondo cui la correzione dei contiitaliani e' adeguata, ma i mercati sono volatili e non ci sono segni disfiducia nei confronti dell'Italia. Anche Francia e Spagna vedono gli spread inallargamento rispettivamente verso i 150 e i 440 punti.

Il rendimento dei Bonos spagnoli è risalito sopra la sogliacritica del 6%, tanto che oggi il Tesoro di Madrid ha annunciato per domaniun'asta di titoli a 3 e 6 mesi per un importo di appena 1-2 miliardi. Una mossache sembra dettata dalla prudenza per evitare il ripetersi del flop registratonell'asta di governativi con scadenza 2015-2016 del 4 aprile scorso, quandoriuscì a vendere solo pochi spiccioli in piu' del minimo prefissato di 2,5miliardi.

La Bce intanto continua a rimanere ferma e, quasi incurantedelle nuove tensioni sul mercato del debito, congela gli acquisti di bondeuropei per la sesta settimana di fila. E a far salire la pressione e' anche lapaura di una recessione piu' lunga e grave del previsto.

A segnalarlo i dati macro negativi giunti dalla Cina equelli sull'attività manifatturiera europea che a sorpresa hanno svelato unafrenata anche per la solida Germania: ad aprile l'indice Pmi tedesco harivelato una contrazione inaspettatamente forte, evidenziando il risultatopeggiore in tre anni.

Segno che la crisi si fa più pesante di pari passo allecrescenti difficoltà sul fronte del debito, ma anche del credito. Così a PiazzaAffari hanno sofferto di più i finanziari con una ondata di vendite sullebanche con Unicredit (-6,42%), Intesa Sanpaolo (-6,29%), Bpm (-5,59%), BancoPopolare (-5,79%). Tonfo di Fiat Industrial (-7,11%), giù anche Fiat (-3,41%).