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Asl Olbia, incontro tra Primari, Direzione della Asl e Comune: “Pronti a gesti eclatanti”pur di “diventare veramente un ospedale provinciale”

 "Un incontro persondare le esigenze dei professionisti ed esser preparati nel momento in cuiandremo a interloquire con la Regione; faremo da cassa di risonanza a quelleche sono le esigenze del territorio", parola di Gianni Giovannelli, primocittadino di Olbia che questa mattina ha incontrato il direttore Generale dellaAsl di Olbia, Giovanni Antonio Fadda, e i primari dell'ospedale Giovanni PaoloII di Olbia.

"La Direzione Aziendale della Asl di Olbia si è assunta inquesti anni delle grosse responsabilità per cercare di sollevare gli standard diservizi offerti in questo territorio; nonostante questo la città è diventatagrande, ma non dal punto di vista sanitario. Eravamo e siamo una infermeria",ha detto questa mattina il Dg Fadda alla platea di primari riunitasi nella salariunioni dell'ospedale olbiese, su richiesta dell'assessore ai Servizi socialidel comune di Olbia, Rino Piccinnu. "In questi anni però ci siamo trovati dasoli a lottare per migliorare la sanità gallurese e non siamo riusciti acrescere quanto avremo voluto", ha detto il manager della Asl di Olbia con alfianco il direttore sanitario Maria Serena Fenu.

"Questo incontro – ha detto il primo cittadino olbiese, GianniGiovannelli – è stato fortemente voluto dall'assessorato alla Sanità perché inqueste settimane si stanno riprendendo i rapporti per discutere di San Raffaelein Sardegna; abbiamo incontrato in diverse occasioni sia l'assessore Simona deFrancisci che il gruppo che sta seguendo le sorti del San Raffaele. Se da unaparte seguiamo con entusiasmo questa strada, allo stesso tempo non vogliamo chela sanità pubblica resti indietro, per questo motivo volevamo sondare dipersona tra i medici quelle che sono le esigenze degli operatori sanitari"

"Siamo anche pronti a gesti eclatanti, come incatenarci neipalazzi della Regione a salvaguardia del diritto dei cittadini galluresi diusufruire di servizi sanitari al pari del resto dei sardi", ha detto ilpresidentente della commissione Sanità comunale, Stefano Giua.

Numerose le richieste avanzate dai primari della strutturaolbiese che, seppur sostenendo l'attività in questi anni svolta dalla DirezioneAziendale della Asl di Olbia, hanno oggi richiesto personale per affrontarel'Emergenza estiva, ormai alle porte, e avanzato la necessità di attivare maggiorispecialità, servizi che andrebbero così anche ad alleggerire l'attività dialcuni reparti di degenza, come Medicina e Chirurgia.

"Il problema – ha detto il primario del reparto diOrtopedia, Peppino Mela – è che i galluresi, e soprattutto i politici di questoterritorio, devono lottare insieme a noi per trasformare l'ospedale in unostruttura ospedaliera vera, consentendoci di non esser più un "ospedale zonale"e diventare un "ospedale provinciale" degno di questo nome. Questa non è piùuna questione amministrativa che può affrontare la direzione della Asl ma deveesser un impegno dei politici del territorio che devono lottare per far diventarel'ospedale di Olbia una struttura in grado di dare assistenza al "genere umano".Da subito dobbiamo pretendere come struttura pubblica 4 posti letto per milleabitanti, perché posti letto significano risorse e specialità".

Attualmente la Asl di Olbia ha 355 posti letto, suddivisitra gli ospedali di Olbia (164), Tempio Pausania (130) e la Maddalena (30) perun totale di 324 posti letto ordinari, ai quali vanno ad aggiungersi altri 31di Day Hospital, cioè 2,24 posti letto ogni mille abitanti, contro i 4 deglistandard nazionali. Com