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Idv presenta a Cagliari le raccolte di firme contro i finanziamenti ai partiti e per la riduzione dei costi della politica regionale

L'Italia dei Valori ha lanciato questa mattina a Cagliari lesue iniziative per tagliare i costi della politica durante una conferenzastampa nella quale è stata lanciata la campagna nazionale “Giù le mani dalsacco” contro i finanziamenti pubblici ai partiti mascherati da rimborsielettorali e sono stati esposti i risultati della raccolta di firme per leproposte di legge regionale ad iniziativa popolare sul dimezzamento delnumero dei consiglieri regionali e sulla soppressione di emolumenti econsulenze.

«Abbiamo superato le 20 mila firme grazie ai tanti cittadinisardi che hanno con entusiasmo firmato la nostra proposta per ragioni etiche,ora ci dedicheremo totalmente alla raccolta delle firme contro ilfinanziamento pubblico dei partiti», ha spiegato il segretario regionaledell'Idv Federico Palomba evidenziando come le due iniziative, quella nazionalee quella regionale, siano «legate dall’unico intento di tagliaredrasticamente i costi inutili della politica lasciando solo quelli utili dellademocrazia».

Quanto all’iniziativa sarda, Palomba ha messo in evidenzacome al primo punto ci sia la necessità di sopprimere i finanziamenti ai gruppiconsiliari. «Si tratta di un'elargizione che camuffa un’indennità aggiuntiva di2.500 euro al mese per consigliere e di ulteriori 4.500 euro per il gruppo,oltre stanze, telefoni, pulizia, servizi a carico del consiglio regionale – ha detto-. Per di più si tratta di elargizioni da non rendicontare e quindi di spenditadi danaro pubblico opaca. IDV chiede la soppressione totale di questo e dialtri doppi emolumenti e nel frattempo chiede l’immediata pubblicazione, ancheon line, delle motivazioni di spesa di tutti gli emolumenti elargiti a titolodi finanziamento ai gruppi (circa 400mila euro in tre anni solo per l'Idv). Senon sarà fatto spontaneamente passeremo ad altri strumenti di controllo e dipubblicità obbligatoria. Ugualmente vale per le consulenze». Secondo l'Idv ilpacchetto di misure proposte a livello regionale consentirebbe un risparmio di80 milioni da destinare all’occupazione giovanile in Sardegna. «Il Consiglioregionale ha ridotto per pochi milioni di euro – ha spiegato il deputatodipietrista -: in un tempo di drammatica crisi che si fa pagare ai poveridisgraziati la politica deve fare molto di più».

Quanto alla raccolta di firme nazionale "Giù le manidal sacco", che ha preso il via oggi e per la quale l'Idv organizzeràgazebo in tutta la Sardegna, Palomba ha sottolineato la necessità di eliminareuna «legge truffaldina emanata per superare il referendum del '93.Attualmente i partiti – ha spiegato - non ottengono un rimborso ma unaelargizione di circa quattro volte e mezzo superiore alle spese effettivamentesostenute, calcolate circa un euro a voto. Si tratta di rimborsi eccessivi eoffensivi in una situazione di crisi. L'Idv - ha detto - ha proposto di rinunciareall'ultima tranche di rimborsi o eventualmente di devolverla per finalitàsociali. Ovviamente – ha precisato Palomba - non sono in discussione i costidella democrazia che devono rimanere, ma le quote devono essere ancorate aicosti effettivamente sostenuti. Vogliamo dimostrare che i partiti non sonotutti uguali: vogliamo distanziarci dall'antipolitica e dal populismo ma farebuona politica. Da oggi, in tutte le piazze della Sardegna i cittadini troverannoi nostri banchetti e gazebo per firmare e fermare, una volta per tutte, lospreco immorale di soldi pubblici. Altrimenti l’antipolitica rischia disommergere tutti, quelli che vogliono ridurre i costi della politica e quelliche li vogliono tenere come sistema di foraggiamento improprio dei partiti. C’èil rischio che siamo tutti accomunati da un unico rigetto a tutto vantaggio diistrioni populisti. Invece le nostre battaglie storiche, prima rifiutate, sonodiventate patrimonio di tutti i cittadini, anche se accolte con fastidio dalresto della politica».

Sulla stessa linea il vice segretario IDV Salvatore Lai.«Questa è una battaglia per recuperare l'immagine dei partiti senza i quali nonè possibile mantenere in piedi un sistema democratico. Il centrosinistra deveavere due linee di azione: una ferrea moralizzazione della politica e unprogramma efficace che dia risposte all'emergenza sociale». Com

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