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Ue – Cappellacci, trasformare sistemi energetici per garantire competitività e tutela ambientale

“Per garantire la competitività del settore ed una rispostaefficace al cambiamento climatico i nostri sistemi energetici  devonotrasformarsi". Così il presidente Ugo Cappellacci ha aperto a Bruxellesl’illustrazione del parere della Commissione ENVE (Ambiente, Energia eCambiamenti Climatici) del Comitato delle Regioni UE sugli obiettivi comunitariin materia energetica. “Il fatto che attualmente – ha spiegato -  lamaggior parte dell’energia impiegata  proviene da combustibilifossili determina la necessità di affrontare una serie di problematiche:trovare alternative alla riduzione della disponibilità delle risorse; elaborarerisposte adeguate ai cambiamenti climatici; gestire la distribuzione deicombustibili fossili, che determina una forte disparità nei consumi energeticifra i vari paesi,a livello globale e la dipendenza energetica dell’Europa dalleimportazioni".

Per affrontare e realizzare questa trasformazione laCommissione europea ha messo a punto una “Tabella di marcia per l’energia2050”, che necessita di una fase propositiva per delineare un quadro diriferimento efficace nel  guidare con ‘urgenza’ le scelte degliattori istituzionali e degli investitori verso un nuovo modello energetico. Inquesta fase propositiva occorre - ha osservato il presidente della Regione - unapproccio graduale (per esempio, con target intermedi al 2030) e misurabile alfine di consentire una puntuale valutazione sia in termini economici, chesociali e ambientale. La trasformazione del sistema energetico in chiavesostenibile non può prescindere inoltre – ha aggiunto - dalla valutazionedell’impatto della crisi finanziaria ed economica: alla chiarezza del quadro diriferimento sarebbe opportuno far seguire la definizione di un preciso piano diinvestimenti. Infine, è evidente come la realizzazione di un nuovo sistemaenergetico passi attraverso la valorizzazione del ruolo delle istituzionilocali e regionali nel perseguire le strategie comunitarie e la chiaradefinizione delle modalità di interazione tra i vari attori istituzionali."Anche nei futuri scenari energetici europei il carbone costituisce unafonte aggiuntiva per un portafoglio energetico  diversificato e percontribuire alla sicurezza dell'approvvigionamento. Ovviamente il riferimento -ha precisato - e' al carbone pulito e sicuro grazie all'auspicato sviluppodelle tecnologie  della cattura e dello stoccaggio del carbonio rispettoalle quali la Sardegna intende puntare grazie al progetto CCS Sulcis".

 Il presidente ha sottolineato la necessità di definireun meccanismo di supporto specifico per una diffusione capillare e competitivadelle rinnovabili nel mercato, in considerazione del previsto crescentedecentramento della produzione di energia. Occorre inoltre proporre modalitàche semplifichino l’accesso più semplice da parte delle istituzioni (e dellepiccole e medie imprese) ai prestiti della Banca Centrale europea per investimentirelativi allo sviluppo di sistemi energetici sostenibili. Cappellacci ha infinesposto l'accento sulla revisione dei regolamenti dei Fondi Strutturali, in modoche sia possibile promuovere una collaborazione pubblico-privato per losviluppo decentralizzato di tecnologie a bassa emissione di carbonio.

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