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Contro gli eventi catastrofici arriva il Peimaf: costituito un gruppo di dieci esperti per la sua redazione. Dovranno essere realizzati anche piani di emergenza per i singoli presidi ospedalieri.

Un gruppo di lavoro di dieci esperti con il compito diorganizzare il Piano di emergenza interna per il massiccio afflusso di feriti(Peimaf). È quello che di recente è stato costituito dalla direzione aziendaledell’Asl di Sassari e che avrà il compito di predisporre le linee guida per lastesura del Peimaf aziendale, con l’indicazione delle procedure operative diintervento da attuarsi nel caso si verifichi un evento catastrofico.

Il gruppo che sarà coordinato da Demetrio Vidili, direttoredell’unità operativa di Anestesia e rianimazione, è composto da mediciospedalieri e territoriali e da tecnici. Tra questi sono compresi Piero Delogu,direttore della Centrale operativa del 118, Emanuela Angius, dirigente medicodella direzione medica del presidio ospedaliero di Sassari, dai responsabilidei reparti di Anestesia degli ospedali di Ozieri e Alghero, rispettivamenteSalvatore Pala e Vittorio Liperi, e Paolo Pinna Parpaglia, dirigente medico delPronto soccorso di Sassari. A questi si aggiungono Fiorenzo Delogu,responsabile del servizio di Igiene e sanità pubblica del dipartimento diprevenzione, Giammario Caria, responsabile dei Servizi tecnici e logistica,Antonia Ruiu del servizio di Assistenza infermieristica, ostetrica e delleprofessioni tecnico-sanitarie, quindi Simonetta Dettori, responsabile delservizio Formazione aziendale.

La costituzione del gruppo nasce dalla necessità di disporredi una efficace ed efficiente organizzazione dei soccorsi sanitari nel caso diemergenze caratterizzate da un elevato numero di feriti. Eventi catastroficiinfatti rappresentano elementi che mettono alla prova l’intero sistemadell’emergenza territoriale e la rete dell’emergenza ospedaliera.

Il gruppo di esperti dovrà coordinare, con attività diconsulenza e supporto, la predisposizione dei piani operativi dei singolipresidi ospedalieri. Questi singoli piani dovranno essere redatti da un gruppodi lavoro specifico sotto la responsabilità dei direttori dei presidiospedalieri, con il coinvolgimento delle unità operative interessatenell’organizzazione del piano aziendale.

Il gruppo dei “dieci” dovrà quindi consolidare nel Peimafaziendale i piani operativi di presidio, in modo da ottenere lo strumentofondamentale per coordinare i soccorsi, a tutela sia dei ricoverati che delpersonale. Si devono mantenere infatti livelli di assistenza efficaci edefficienti anche in caso di emergenze straordinarie interne o esterne allastruttura ospedaliera.

Gli esperti coordinati da Demetrio Vidili dovranno cosìpredisporre un piano di formazione aziendale che contenga anche il pianooperativo per l’effettuazione delle esercitazioni necessarie al test di pianoapprovato.

Sarà invece compito del direttore sanitario aziendalesensibilizzare l’Azienda ospedaliero universitaria per una collaborazioneattiva alla predisposizione del Peimaf.

 

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