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Amministrative, Leo (Idv): il governo ha agito correttamente ma metta a disposizione della regione Sardegna le Prefetture per consentire le elezioni comunali

«Lo Stato metta il consolidato apparato prefettizio adisposizione della Regione Sardegna, che poi provvederà al rimborso delle spesesostenute per le prossime elezioni amministrative. In mancanza di un accordo inquesto senso occorrerebbe rinviare la data delle elezioni comunali perconsentire alla Regione di organizzare la complessa macchina elettorale». 

Lo suggerisce l'Assessore ai Servizi Tecnologici del Comunedi Cagliari Pierluigi Leo, già Direttore Generale della Presidenza dellaRegione e Direttore del Servizio elettorale regionale. «E’ notizia recente cheil Governo non intende farsi più carico delle spese per le elezioni comunali –afferma Leo -. La reazione da parte delle forze politiche presenti in ConsiglioRegionale è stata quella di considerare questa decisione come ulteriore attaccoall’autonomia, aggravato ancor di più dal fatto che lo Stato ritarda in manierainaccettabile il trasferimento dei fondi di competenza della Regione giàoggetto di una trattativa e di un accordo tra Stato e Regione stessa. Ciòpremesso - senza alcun intento polemico, ma al fine di portare chiarezza ad unargomento così delicato - ricordo che ai sensi dell’art. 3 dello Statutospeciale per la Sardegna, la Regione è competente in modo esclusivo in materiadi “b) Ordinamento degli Enti locali e delle relative circoscrizioni”. Questalettera dello Statuto è stata così sostituita dall’art. 4 delle leggeCostituzionale numero 2 del 1993. 

«In base a queste competenza primaria o esclusiva – prosegueLeo - la Regione ha il potere di istituire nuovi Comuni, nuove Province, diregolamentare lo stato giuridico ed economico del relativo personale, dimodificare i loro territori e ha il potere di disciplinare le norme cheregolano il loro funzionamento, comprese le elezioni per il rinnovo degliorgani degli Enti. E la Regione questa competenza l’ha esercitata nel tempo istituendonuovi Comuni, nuove Province (le cosiddette province regionali) e adottandonorme sul sistema elettorale, da ultimo la legge regionale n. 4 del 2012 che harivisto il numero dei seggi spettanti ai Comuni in base alla popolazioneresidente e ha disposto il venir meno dell’obbligo delle sottoscrizioni dellefirme da parte dei presentatori delle liste, per i partiti che sono presenti inConsiglio regionale o in una delle Camere o nel Parlamento Europeo. Ha infinescelto una data per le consultazioni diversa da quella per gli altri Comuni delresto d’Italia.

«Sinora - continua Pierluigi Leo - è avvenuto che lo Statoabbia continuato a svolgere le funzioni avvalendosi delle prefetture per lapredisposizione di tutta la macchina organizzativa e per le istruzioni per ivari soggetti coinvolti, sulla base di direttive emanate dal ministerodell’Interno. In effetti si trattava di una situazione ibrida, perché da unlato la Regione ha esercitato il suo potere esclusivo in materia, senza però,dall’altro, prevedere un apparato organizzativo che gestisse le sue funzioni inmateria elettorale con riferimento agli enti locali e quindi finanziassel’esercizio delle stesse. Per questi motivi è da ritenere che il Governo abbiaagito correttamente trattandosi di una competenza primaria ed esclusiva dellaRegione che ha come conseguenza quella di farsi carico dell’organizzazionedella materia e dei finanziamenti della stessa. 

«Uno “spendig review” accelerato da parte del Governo, voltoal taglio della spesa ovunque questo sia possibile, evidentemente ha colpitoanche questa materia. Presumo che lo Stato si sia chiesto perché dovesse pagarele spese per le elezioni comunali se la competenza appartiene in manieraesclusiva alla Regione Sardegna. Peraltro, si tratta di una spesa di circa800mila euro per 65 Comuni. Credo, che sotto questo profilo qualsiasi obiezionedella Regione possa essere rigettata per le argomentazioni di cui sopra.

«Poiché però ci troviamo a poche settimane dalle elezioni ela Regione non è in grado adesso di porre in essere un apparato che possasostituire le Prefetture in così poco tempo, occorrerebbe chiedere allo Statodi mettere a disposizione della Regione il consolidato apparato prefettizio,provvedendo poi al rimborso delle spese sostenute per conto della Regione. Inmancanza di un accordo in questo senso - conclude Leo - occorrerebbe rinviarela data delle elezioni comunali per consentire alla Regione di organizzare lacomplessa macchina elettorale. Credo che il buon senso suggerisca il percorsodella prima ipotesi.

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