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Siria, 1000 morti in una settimana: decine le esecuzioni sommarie

Sono almeno 40 le vittime della guerra in Siria, oggi,stando a fonti dell'opposizione al regime di Assad.  Secondol'Osservatorio siriano per i diritti umani, le vittime sono 21 civili, uccisiin combattimenti e bombardamenti, sette combattenti ribelli e 12 soldatidell'esercito di Damasco. In mattinata l'artiglieria siriana ha colpito ilcampo profughi di Killis, in territorio turco. Ci sarebbero almeno 2 morti e 15feriti tra i rifugiati siriani fuggiti oltre confine. Un episodio gravissimoche potrebbe ora innescare l'imprevedibile reazione della Turchia.

 Decine di veicoliarmati, riferiscono le stesse fonti, hanno attaccato da est la cittànordoccidentale di Jisr al-Shughour, in provincia di Idlib. La citta di Homs, èinvece sotto attacco da tre fronti, nelle aree in mano ai ribelli di Khaldiyeh,Vecchia Homs e Deir Baalbeh. In quest'ultimo, spiega l'attivista TarekBadrakhan, sono in corso scontri tra soldati e disertori. A Khaldiyeh, invece,gli abitanti faticano a seppellire i propri morti a causa degli attacchi.Attacchi sono avvenuti inoltre in alcuni sobborghi di Damasco, Darya, Douma eBeit Jin, così come nella provincia di Aleppo. E' durato circa un'ora loscontro a fuoco registrato questa mattina tra l'esercito di Damasco e idisertori dell'Esercito libero siriano nei villaggi di Bekaa al confinecon il Libano. I media siriani riferiscono che l'esercito regolare siè scontrato con alcune bande armate che sono entrate per un centinaio dimetri nel territorio siriano dal Libano attraverso i valichi di Naoura eHalat.

Un elicottero dell'esercito siriano sarebbe stato abbattutodai combattenti ribelli a colpi di mitragliatrici pesanti nella provincianordoccidentale di Idlib. Lo riferiscono l'Osservatorio siriano per i dirittiumani e l'attivista locale Fadi al-Yassin, entrambi citando diversitestimoni. 

Soldati dell'esercito siriano hanno aperto il fuoco controalcuni rifugiati che tentavano di entrare in Turchia, ferendone tre. E' quantoriferisce l'agenzia di stampa turca Anadolu. Citando un ufficiale turco che hachiesto l'anonimato, la Anadolu riferisce che soldati siriani hanno sparatocontro un gruppo di rifugiati che stava attraversando il confine nel distrettodi Kilis. Tre persone sono state ferite mentre varcavano il confine, aggiunge.

 Damasco ha annunciatoche non ritirerà le truppe dalle città, come previsto dalla propostadell'inviato dell'Onu Kofi Annan, se non avranno "garanzie scritte"da parte dei "gruppi terroristi armati" del Paese. Lo ha fatto sapereil ministero degli Esteri siriano in una nota, precisando che i gruppi devonomettere per iscritto che a loro volta "deporranno le armi".

Il portavoce del ministero, Jihad Makdessi, ha spiegato chela Siria non permetterà che si ripeta quanto accaduto durante la missione dellaLega araba in Siria a gennaio, quando il regime ha ritirato le proprie forzearmate dalle citta e dai dintorni, mentre i ribelli prendevano possesso diquelle stesse zone. "I terroristi armati usarono quella situazione perriarmare i propri elementi e allargare la loro autorità a interidistretti", ha detto Makdessi. Quest'ultimo ha quindi denunciato il fattoche Qatar, Arabia Saudita e Turchia starebbero armando e finanziandol'opposizione e ha chiesto che questo venga fermato.

 Giovedì, unadichiarazione della presidenza delle Nazioni unite ha avanzato la possibilitàdi "ulteriori passi" se la Siria non applicherà il piano di pace disei punti di Kofi Annan, che Assad ha accettato di rispettare. Rapida larisposta dell'opposizione alle dichiarazioni odierne del governo. Il colonnelloRiad al-Asaad, dell'Esercito libero siriano, ha ribadito che il suo gruppo nonriconosce il regime del presidente Bashar Assad e pertanto non fornirà alcunagaranzia. Ha inoltre detto ad Associated Press, durante una telefonata dallaTurchia, che se il governo rispetterà il piano dell'inviato speciale di Annan,il suo esercito cesserà il fuoco. Secondo al-Asaad, il regime dovrebbe ritirarele proprie forze dalle basi e rimuovere i posti di blocco dalle strade.

 L'inviato speciale diLega Araba e Onu per la Siria, Kofi Annan, compirà domani una visitadi qualche ora a campi per profughi siriani nellaprovincia meridionale turca di Hatay.

Le forze di sicurezza siriana hanno giustiziato inmaniera sommaria oltre 100 civili e combattenti dell'opposizione, feriti ocatturati durante i recenti attacchi alle città. Ad affermarlo è unrapporto di Human Rights Watch (Hrw), pubblicato oggi.

 Nelle 25 pagine dellostudio, dal titolo "A sangue freddo: esecuzioni sommarie delle forzedi sicurezza siriane e delle milizie filo-governative", sonodocumentati più di una dozzina di esecuzioni di massa che hanno coinvoltoalmeno 101 vittime dalla fine del 2011. Molti si registrano a marzo, mesein cui si sono intensificati gli attacchi.

L'organizzazione ha documentato il coinvolgimento delleforze siriane e delle milizie filo-governative nelleesecuzioni sommarie ed extragiudiziali nei governatorati di Idlib eHoms non solo nei confronti dei combattentidell'opposizione catturati o che non rappresentavano alcuna minaccia, maanche nei confronti di civili, tra cui anche donne e bambini.