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Colon retto: parte il primo screening provinciale: 37.446 le persone che verranno invitate a sottoporsi al test gratuito

Parte in Gallura il primo Screening al Colon Retto: 37.446le persone residenti nel Nord-Est della Sardegna che nei prossimi due anni sisottoporranno al test.

Dal mese di maggio partirà nella Asl di Olbia il primo screeningprovinciale per la diagnosi precoce  deltumore del colon retto; saranno 18.503 gli uomini e 18.943 le donne residentinel territorio di competenza della Asl di Olbia, di età compresa fra 50 e 69anni, che riceveranno l’invito per ritirare il kit per l'esame del sangueocculto nelle feci nella Farmacia di fiducia, e dovranno riconsegnarlo nellaboratorio dell'ospedale dove verrà eseguito il test.

“Un programma organizzato di screening di popolazione è unprogramma di sanità pubblica che si rivolge ad una fetta della popolazione,considerata a particolare rischio, alla quale è attivamente offerto un test discreening di facile esecuzione, innocuo, ripetibile, al fine di selezionare lapopolazione positiva al test da sottoporre ad ulteriori e più sofisticateindagini diagnostiche”, spiega Maria Piga, responsabile degli Screening per laAsl di Olbia. “Ciò può consentire di cogliere una malattia pre-tumorale otumorale nelle sue prime fasi di sviluppo, in modo da garantire un tempestivointervento terapeutico”.

La Asl di Olbia invierà al domicilio delle personeappartenenti alla fascia di età 50-69 anni una lettera personale con l’invitoad eseguire gratuitamente il test per la ricerca del sangue occulto nelle fecicon un unico prelievo e senza sottoporsi a particolari restrizioni dietetiche.Il materiale necessario (“il kit”) per il test, con le istruzioni pereseguirlo, potrà essere ritirato in una delle Farmacie del Comune di residenza:per ritirare e riconsegnare il kit dovrà esser mostrata la lettera di invitodella Asl di Olbia.

Se il test dovesse risultare negativo la persona riceveràuna comunicazione a casa; verrà poi richiamata dalla Asl di Olbia dopo due anniper ripetere il test.

Se il test dovesse risultare positivo (presenza di sangueocculto nelle feci), la persona sarà contattata dal Centro Screening della Asldi Olbia e il paziente sottoposto ad un esame endoscopico del colon al fine dirilevare la presenza di eventuali lesioni tumorali che, se di aspetto benigno easportabili, verranno rimosse nel corso dell'esame, se con caratteristiche dimalignità il paziente verrà invitato a seguire altri trattamenti più idoneo. Inquesto percorso il paziente verrà seguito in tutto il percorso diapprofondimento diagnostico.

Alcuni numeri - Il cancro del colon retto colpisce ogni annoin Italia circa 33.000 persone ed è responsabile di 18.000 decessi l’anno;rappresenta la seconda causa di morte per tumore, dopo il cancro del polmonetra gli uomini e il cancro del seno tra le donne.

L’incidenza del cancro del colon retto nella provincia diSassari (rilevata dal registro tumori provinciale) è pari a 28,9 ogni 100.000abitanti negli uomini e a 24,4 nelle donne.

I dati di sopravvivenza (registro tumori della provincia diSassari) indicano, a cinque anni dalla diagnosi, una percentuale di sopravvivenza al cancro del colon pari al41% contro una media nazionale del 53%; per il cancro del retto le percentualisono rispettivamente  del 45% contro il50% nazionale.

In Sardegna si prevedono 1.159 nuovi casi e 478 decessi ognianno, “orientativamente 6 individui su 100 svilupperanno un cancro colonrettale nel corso della propria vita, per questo motivo è necessario sottoporsialla campagna di screening che la Asl di Olbia offre ai suoi concittadini informa totalmente gratuita”, aggiunge la Piga.

IL programma di screening si basa sulla ricerca del sangueocculto nelle feci: trattare il carcinoma del colon-retto in stadio precoceaumenta le possibilità di sopravvivenza.

Nell’arco del 2012 verrà invitata tutta la popolazione diOlbia, Tempio e Arzachena; nel 2013 gli altri paesi della Provincia diOlbia-Tempio.

 Per informazionisulla campagna di screening i cittadini, dal lunedì al venerdi dalle 09.00 alle13.00, possono rivolgersi al numero verde 800 28 33 33 o chiedere informazionial proprio medico di medicina generale. Com