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Finanziamenti pubblici e corruzione: Casini, “Sui soldi ai partiti controlli la Corte dei conti”

E'"un'anomalia tutta padana l'impasto tra le vicende familiari efinanziarie" che ha travolto la Lega Nord, sostiene il leaderdell'Udc Pier Ferdinando Casini ai microfoni di Radio 24.

"Sonostato talmente oggetto delle critiche e delle offese di Bossi chefrancamente non vorrei ripagarlo con uguale moneta - ha aggiunto - Peròsfido a pensare se c'è un altro partito in cui l'impasto tra le vicendefamiliari e finanziarie è uguale a quello della Lega. E' un'anomalia tuttapadana ma è inutile dare a Bossi il calcio dell' asino ora che esce discena. Su questo epilogo probabilmente ha inciso fortemente la malattiache gli ha fatto perdere il controllo della situazione".

Quantoal finanziamento pubblico ai partiti, Casini ha spiegato che "lagente deve decidere se pensa che i partiti possono essere solo quellifinanziati da chi ha i soldi, allora aboliamo del tutto il finanziamento eBerlusconi il suo partito se lo farà, altri no".

"Iodico: quando i soldi non si spendono alla fine dell`anno, quelli ineccedenza vanno restituiti. Secondo, quando i partiti come la Margheritachiudono non possono più ricevere rimborsi, terzo ci vuole uncontrollo pertinente della Corte dei conti sui bilanci e le spesedei partiti. Io l`avevo già proposto con un disegno di legge, siamo disponibilianche a un decreto legge sulla corruzione del ministro Severino".

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