Alla fine l'intesa sulla riformadel mercato del lavoro è arrivata e il governo ha partorito il disegno dilegge, che è stato trasmesso al Capo dello Stato prima di passare all'esamedelle Camere.
Si tratta di una riforma che,"in una prospettiva di crescita, rappresenta un impegno di rilievo storicoper l'Italia" afferma il presidente del Consiglio Mario Monti inconferenza stampa. Una riforma che si propone di "realizzare un mercatodel lavoro inclusivo e dinamico" e che cambia rispetto all'impianto uscitodal confronto tra governo e parti sociali in quello che è il nodo più dibattutoe controverso, la disciplina dei licenziamenti economici previsti dall'articolo18 dello Statuto dei lavoratori.
"Il nostro disegno di leggeprevede che nel caso di manifesta insussistenza per motivo economico il giudicepossa decidere il reintegro. Negli altri casi vale l'indennizzo" spiega ilministro del Welfare Elsa Fornero.
"Quando è manifestatamenteinsussistente il motivo del licenziamento - spiega il ministro sempre inrelazione ai casi per motivi economici - il giudice potrà decidere lareintegrazione nel posto di lavoro, se il lavoratore ritiene di esserediscriminato. Se il giudice vede che c'è una discriminazione - sottolinea -reintegra".
Nell'impostazione precedente,invece, nel caso dei licenziamenti economici il giudice poteva prevedere solol'indennizzo. Nel caso di licenziamento disciplinare illegittimo, invece, ilgiudice può decidere tra il reintegro e un indennizzo tra 12 e 24 mensilità(nella precedente versione della riforma l'indennizzo variava invece tra le 15e le 27 mensilità).
Per le cause sui licenziamenti,inoltre, sarà previsto un processo speciale, abbreviato rispetto ai tempinormali. "L'articolo 18 è stata una grande conquista, ma il mondo nelfrattempo è cambiato" ha affermato la responsabile del Welfare,sottolineando che "l'attuale rigidità in uscita contribuisce ad un deficitdi investimenti esteri e ad una fuga di aziende italiane verso l'estero".
Secondo il ministro quella contenutanel disegno di legge è una modifica "equilibrata" dell'articolo 18:la Fornero sottolinea che la riforma punta sul contratto a tempo indeterminatoma senza "inchiodare" il lavoratore al posto di lavoro.
Oltre al capitolo dellaflessibilità in uscita, la riforma interviene anche sulle tipologiecontrattuali (con l'obiettivo di far diventare prevalente il contratto a tempoindeterminato, preceduto da un periodo di apprendistato) e sugli ammortizzatorisociali, con l'introduzione dell'Aspi che punta ad essere universale: per inuovi ammortizzatori - rivela la Fornero - sono stati stanziati 1,8 miliardi.
Per quanto concerne il percorsoparlamentare che attende la riforma, invece, Monti esprime ottimismo sul fattoche possa essere rapido: il testo, afferma il premier, "è passato alvaglio attento di Alfano, Bersani e Casini: abbiamo raccolto la loro adesione equindi mi auguro un percorso sereno e, per quanto possibile, rapido".
"È una valutazione cheappartiene esclusivamente al Capo dello Stato" risponde invece Monti a chigli chiede se possano esserci i requisiti per la richiesta di fiducia sulprovvedimento.
La conferenza stampa è stataanche l'occasione, da parte del ministro e del premier, per alcune repliche."Saranno gli italiani a stabilire se il ministro merita il licenziamentoper giusta causa" risponde la Fornero al leader della Uil Luigi Angelettiche aveva detto che ad essere licenziata per giusta causa doveva essere ilministro del Lavoro. Le fa eco Monti: "Neppure se preso da follia licenziereila Fornero".
Al leader dell'Idv Antonio DiPietro ("Mentre il presidente Monti dice le bugie sulla crisi che sarebbefinita ci sono persone che si suicidano" ha detto l'ex pm) Monti replica:"Non ho mai detto che la crisi è finita, quello che ho detto parlando adun pubblico internazionale è che la crisi nell'eurozona è quasi finita e chel'Italia ha contribuito".
Positiva la reazione del Pd: PierLuigi Bersani promuove le novità, parla di passo avanti "importantissimo"e sottolinea che "il principio del reintegro c'è, l'onere della provanon è a carico del lavoratore, "e credo che questo possa rispondereall'ansia che si stava diffondendo in milioni di lavoratori".
Via libera anche da PierFerdinando Casini secondo cui il governo "ha lavorato bene", mentrela risposta del Pdl è attesa in serata.
Netta l'opposizione di Sel e Prc,secondo cui "il governo conferma la manomissione dell'articolo 18" efa "tornare il Paese indietro di 50 anni".
"Quando ci sarà un testoscritto della riforma del lavoro, vi diremo se c'è un passo avanti. Nonvorremmo ritrovarci sorprese, come in altre occasioni". Questo quantoSusanna Camusso, segretario generale della Cgil, si è limitata a dire sulddl Lavoro a margine della proiezione di un documentario a Bologna."Finchè non c'è un testo, non commentiamo, siamo persone serie e nonandiamo per sensazioni", ha aggiunto Susanna Camusso, che ha cosìmantenuto la linea del no comment mantenuta per tutta la giornata.
"Per noi era necessario chesi modificassero le norme relative ai licenziamenti economici perché così comeera scritta poteva prestarsi ad un uso fraudolento dalle imprese, si potevausare la motivazione economica per fare licenziamenti motivati in realta' daaltre ragioni": è il commento del segretario generale della Uil,Luigi Angeletti, al Tg4 sulla riforma presentata dal governo. Per il leadersindacale, "non ci sono leggi sul mercato del lavoro in grado di faraumentare l'occupazione, una legge può favorire ma ciò che creerà posti dilavoro sarà una buona politica economica, a partire dalla riduzione delle tassesul lavoro".
"Mi pare che la questioneche ci preoccupava di più è stata definita in modo ragionevole". E'questo il primo commento a caldo del segretario generale della Cisl, RaffaeleBonanni in una intervista rilasciata al Tg3 sulla riforma presentata dalgoverno. "La raccomandazione fatta da noi al presidente del Consiglio eche lui raccolse di non far coincidere i licenziamenti economici con eventualisituazioni fraudolente delle aziende e' stata chiarita: ci sarà il reintegronel caso le aziende tenteranno di portare avanti situazioni fraudolente",ha sottolineato il leader della Cisl. "Ora è arrivato il momento dirasserenare il Paese come ci chiede il presidente della Repubblica, masoprattutto di risolvere i problemi dell'Italia che sono la mancanza dicrescita e l'eccessivo peso fiscale. Per questo noi ci mobiliteremo neiprossimi giorni".