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La Fornero si calma e afferma: “Spaccare il paese è l’ultima cosa che vogliamo fare”

"L'idea che ci sia tensione sociale e disperazionefino ad arrivare a gesti estremi mi crea angoscia".

Ai microfoni Rai di Radio Anch'io il ministro ElsaFornero non si riconosce nell'immagine di un governo insensibile:"Non lo è. Quando si devono risolvere i problemi generali qualche volta non hai il tempo di occuparti diquelli particolari.

Appariamo freddi tecnici - aggiunto la prof. Fornero - ma spaccare il Paese è l'ultimacosa che vogliamo fare".

Sindacati  - "Abbiamolavorato per tre mesi e abbiamo avuto tante ore per costruire la riforma. Siamoarrivati a fine percorso in cui c'erano tutte le parti meno una, la Cgil,d'accordo con quanto scritto nel documento, inclusa la parte sulla flessibilitàin uscita. C'era l'accordo di tutti salvo che della Cgil. Se poi si è cambiatoidea il governo non poteva metterlo in conto. Cambiare idea è legittimo, ma nonabbiamo costruito una riforma contro, ma per il consenso". Il ministrorifiuta l'etichetta di ministro anti Cgil: "Non ho mai fatto parte del'partito' che pensava che con la Cgil fuori, la riforma avrebbe avuto unamaggiore capacità di persuasione rispetto ai mercati. Che i mercati, cioè, siconvincessero che la riforma era migliore se non c'è la Cgil. Non l'ho maipensato e l'ho sempre detto a Susanna Camusso". 

Licenziamenti. Il ministro torna a difendere le nuovenorme: "Nessuno vuole dare all'impresa licenza di licenziare, non è questoil problema. Il problema è dare una maggiore facilità alle impresenell'aggiustamento di manodopera, per numeri piccoli e non per numeri grandi,per ragioni che hanno a che vedere con l'andamento economicodell'impresa". 

Delocalizzazioni. "Un patto con le imprese vafatto, vogliamo imprenditori e imprese di qualità", ha insistito,spiegando che chi impiega lavoro "mordi e fuggi" non è un'impresa inprospettiva di crescita". "Ci sono le condizioni - ha detto ancoraFornero - perché le imprese investano in Italia e non portino stabilimenti inSerbia".

Esodati. Il governo cercherà di trovare entro giugnouna soluzione per il problema pensionistico dei lavoratori 'esodati'. "Nonli ho dimenticati - assicura Fornero - e mi sono impegnata a trovare unasoluzione entro il 30 giugno. Spero di riuscirci prima, ma bisogna trovare lerisorse per consentire al più ampio numero di queste persone di accedere allapensione con le regole precedenti. Troveremo una soluzione equa".