Press "Enter" to skip to content

Vertice di maggioranza, accordo sulla legge elettorale

"E' stato un incontro utile. Abbiamo fissato paletti supercorso e alcuni contenuti". Così Pier Luigi Bersani parla del verticecon Angelino Alfano e Pier Ferdinando Casini su riforme costituzionali e leggeelettorale. "Sono stati fatti passi avanti. Un passo buono, mi sembra. Eci rivedremo presto. Credo - dice il segretario del Pd - la prossimasettimana".

Bersani ribadisce che per il Pd la riforma della leggeelettorale è una priorità: "Noi insistiamo molto per un seriointervento sulla legge elettorale. E' una priorità assoluta. Noi siamo prontianche ad affrontare i temi costituzionali come la riduzione del numero deiparlamentari".

Riduzione del numero dei parlamentari, revisione dell'etàper l'elettorato attivo e passivo, rafforzamento dell'esecutivo e dei poteridel premier in Parlamento, avvio del superamento del bicameralismo perfetto.Sono questi i punti della riforma costituzionale su cui hanno convenuto i treleader di partito Pier Luigi Bersani, Pier Ferdinando Casini e Angelino Alfanonel corso del vertice a Montecitorio.

I tre hanno convenuto anche sulla necessità di avviarecontemporaneamente anche la riforma della legge elettorale. L'intesa prevede larestituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari, un sistema nonpi· fondato sull'obbligo di coalizione, l'indicazione del candidato premier,una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna.

 Al vertice tra ileader di maggioranza non si è affrontato il tema del mercato del lavoro.A riferirlo è stato Pierluigi Bersani. "Non abbiamo parlato di lavoroperché non c'è stato il tempo", ha spiegato il segretario del Pd. Ma quelladell'articolo 18, ha ribadito, "è una riforma che va corretta". 

"Non capisco da dove escano queste stupidaggini:certamente non da noi". Così il leader del Pd Pier Luigi Bersani rispondein transatlantico alla Camera ai giornalisti che gli chiedono se davvero il Pdpunti ad anticipare ad ottobre le elezioni.