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Riforma del lavoro, contratti e licenziamenti; ecco le proposte del governo

Il governo Monti, (ormai si comportacome quelli esiziali per l’Italia di Berlusconi) va avanti cercando più loscontro che l’intesa. E mostra i muscoli per far vedere chi comanda nelletrattative solo con i deboli e fa la faccia semi seria con i potenti (come hafatto con i pensionati ma ha poi fatto marcia indietro con i ricchi perchémolti di loro si annidano tra questi e, quindi, sarebbe fare come un ladro chemai ruba in casa sua). Dicevamo che ieri sera, il Monti e sostenuto fortementedal Presidente della Repubblica che stranamente continua a schierarsi con ilpartito e governo dei poteri forti, ha presentato - in una conferenza stampa acui hanno partecipato il premier Mario Monti e il ministro Elsa Fornero - haspiegato le proposte del governo sulla riforma del mercato del lavoro. Unaproposta su cui non c'è l'accordodi tutte le parti 1, ma che il governo considera abbastanza definita:"Dobbiamo solo definire dei particolari", ha detto Monti. Ecco ipunti principali. 

Articolo 18. Sul nodo dell'articolo 18, il governo propone dilasciare il reintegro per i soli licenziamenti discriminatori, che si estendeperò a tutte le imprese, anche quelle sotto i 15 dipendenti, attualmenteescluse salvo che per i licenziamenti discriminatori. Sui quelli disciplinari,la proposta del ministro Fornero alle parti sociali è che sia previsto ilrinvio al giudice che deciderà il reintegro "nei casi gravi" ol'indennità con massimo 27 mensilità, tenendo conto dell'anzianità. Per ilicenziamenti economici è previsto solo l'indennizzo, che va da un minimo di 15mensilità a un massimo di 27, facendo riferimento all'ultima retribuzione.

L'assicurazione sociale per l'impiego. L'Aspi sostituirà l'odierno sussidio didisoccupazione. Sarà versata per 12 mesi (a regime 18 per gli over 55) e conimporti lordi massimi - per il primo semestre, poi destinati a ridursi del 15%ogni sei mesi - di 1.119 euro al mese. Il suoarrivo graduale (si comincia dall'anno prossimo) abolirà la mobilità. "Cidiranno - ha detto la Fornero - che riduciamo le tutele: è vero se pensiamo chel'Aspi durerà un anno, ma noi vogliamo portare l'Aspi a una platea di 12milioni".

Vincoli sui contratti a termine. Il contratto dilavoro a tempo indeterminato "diventa quello che domina sugli altri perragioni di produttività e di legame tra lavoratori e imprese", spiegaFornero. Vincoli "stringenti ed efficaci" saranno posti sui contrattiintermittenti e su quelli a progetto, rassicura ancora il ministro. Saràprevista una maggiorazione dell'1,4% sui contratti a termine, ma in caso diassunzione definitiva parte di questo costo sarà restituito all'azienda.Inoltre dopo 36 mesi di contratti a tempo determinato scatterà l'assunzione atempo indeterminato. 

Spazio ai contratti di apprendistato. Il governo punta poi a rafforzare il contratto diapprendistato come contratto principale di ingresso nel mercato del lavoro.Fornero aggiunge che bisogna investire nella formazione e non usarel'apprendistato come flessibilità. Sarà "un apprendistato serio che formail lavoratore, non un para-apprendistato interpretato solo come una modalitàper avere un'entrata flessibile". Nel caso in cui il lavoratore non fossepoi confermato "vogliamo - continua la Fornero - che quel periodo glivalga qualcosa. Si potrebbe pensare a una certificazione delle competenzeprofessionali che ha acquisito, in modo che se non è confermato possa spenderlealtrove".

"Contrasto secco alle finte partite Iva". Via libera alla lotta contro i contratti dipendenti'mascherati' da partite Iva. "Le associazioni datoriali hanno accettato -ha detto la Fornero - che il contrasto sarà secco e severo". 

Ammortizzatori a regime dal 2017. Per quel che riguarda i nuovi ammortizzatorisociali, il ministro Fornero dice alle parti sociali che partiranno dal 2017,dunque, sarà ancora in transizione nel 2016. Durante la trattativa, il governoaveva fatto riferimento al 2015 come anno per l'entrata a regime dei nuovi ammortizzatori. 

Basta stage gratuiti dopo i dottorati. Non sarà più permesso alle aziende fare stagegratuiti per i giovani al termine di un ciclo formativo, "ad esempio dopoil dottorato". E' ancora da chiarire che forma avrà il lavoro in questicasi, ma sicuramente sarà prevista una retribuzione: "Se vai in un'aziendaa lavorare non lo fai gratis. Magari hai una collaborazione o uncontratto a tempo determinato, ma il lavoro lo devi pagare".

Stop alle dimissioni in bianco. Una misura - prevista nel capitolo sulla maggiore inclusionedelle donne nel mercato del lavoro, ma ovviamente varrà anche per gli uomini -dovrebbe bloccare questo fenomeno "nel solco delle norme giàesistenti".

Altri interventi da prevedere. La riforma prevede anche delle fasi successive relative allariduzione della durata dei processi del lavoro e le strutture per l'inserimentonell'impiego, che dovranno essere decise d'accordo con la Regioni.

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