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On. Amalia Schirru (PD): Sulla vicenda della società Shardna

“Una società che ha dato ultradecennale lustro alla Sardegna nel campo della ricerca e delle biotecnologie, la Shardna è di fatto un bene prezioso che appartiene alla nostra isola e alla nostra gente ma che, con la liquidazione e il licenziamento dei dieci dipendenti, rischiamo di perdere per sempre. Un team multidisciplinare altamente qualificato, che ha portato avanti una ricerca importante mirata all’individuazione dell’eziopatogenesi di molte delle patologie genetiche multifattoriali più comuni, sia comuni che rare, e titolare oggi di un database di 15 mila campioni biologici (DNA, perfettamente conservati) raccolti grazie alla sensibilità delle popolazioni sarde. 

Ecco perché, insieme ai Parlamentari sardi del PD, ho interrogato il Ministro della Salute per sapere quali iniziative intenda attivare con la Regione Sardegna affinché si possa procedere all’acquisizione della società da parte di Sardegna Ricerche, attuale possibile via di soluzione positiva alla vicenda. I professionisti di Shardna infatti (tre amministrativi, i tre informatici, i tre biologi molecolari e il genealogista) non hanno diritto ad alcun ammortizzatore sociale e rischiano ora una dolorosa e lunga disoccupazione, pur essendo i creatori di un noto “modello di ricerca” già imitato da tante realtà scientifiche internazionali. 

Occorre agire urgentemente, anche nel rispetto delle popolazioni che si sono prestate con tanta generosità ed entusiasmo alla ricerca, permettendo di ricostruire, tra gli altri, la mappa genetica e l’albero genealogico di ogni cittadino dell’Ogliastra,  a partire dal XVI secolo.