Altri barconi carichi di migranti, almeno tre secondo le prime informazioni, sarebbero in navigazione dalla Libia verso le coste italiane. La prima imbarcazione, che ha lanciato l'Sos attraverso un telefono satellitare, è stata localizzata grazie al sistema Gps. Si troverebbe ancora in acque libiche, così come gli altri due barconi. Nella zona si sta dirigendo un rimorchiatore d'altura.
Sono arrivati intorno alle 15 a Lampedusa - a bordo di un pattugliatore della Guardia di Finanza - i primi 19 del gruppo di migranti soccorso nel Canale di Sicilia al termine di una drammatica traversata costata la vita a cinque persone. Si tratta di quelli che versavano in condizioni peggiori, tra loro ci sono cinque donne. I rimanenti 32 sono stati invece trasbordati sulla motovedetta della Guardia Costiera sulla quale sono stati imbarcati anche 5 corpi privi di vita trovati a bordo del gommone.
I migranti erano partiti dalle coste libiche a bordo di un gommone di 7 metri. A causa di una avaria al motore, hanno inviato questa notte tramite un telefono satellitare alla centrale operativa della Guardia costiera italiana una richiesta di soccorso. Data la posizione del natante - 85 miglia a sud di Lampedusa, in acque Sar libiche - sono state avvisate le autorità competenti del Paese nordafricano impossibilitate però a intervenire. L'intervento di soccorso è stato quindi condotto dall'Italia
Bisogna attendersi una nuova ondata di migranti nel Canale di Sicilia. "E' fisiologico con l'arrivo della bella stagione", dice all'AGI Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr). Peraltro, in un quadro geopolitico profondamente mutato nell'area. Senza contare la recente bocciatura da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo della politica dei respingimenti italiana. "Penso che dobbiamo attenderci un nuovo significativo arrivo di persone - aggiunge - che peraltro sono sempre più a rischio". Prosegue la Boldrini: "Fino a quando ci sono situazioni di tensione in aree non lontane, come il Corno d'Africa, le persone cercheranno un posto sicuro. Dalla Somalia si continua a scappare, come da altri Paesi". E' una situazione da tenere presente e per questo "dobbiamo essere pronti a ogni evenienza. E' importante che il centro di primo soccorso e transito di Lampedusa sia messo in grado di funzionare". La struttura di contrada Imbriacola infatti è ferma dopo che è stata data alle fiamme al culmine di una sommossa. E diventa decisivo che "Lampedusa torni nuovamente a essere ritenuta 'porto sicuro', come è sempre stato fino a qualche mese fa".
La procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta sulla nuova tragedia dell'immigrazione verificata al largo di Lampedusa con cinque profughi trovati morti a bordo di un barcone a 80 miglia dall'isola. La procura ha disposto al momento l'ispezione cadaverica e dalle risultanze di questo primo esame potrebbe venire la decisione di procedere all'autopsia.