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Caso Lusi: Rutelli querela l’Espresso, non ho preso un centesimo

Il tesoriere della Margherita Luigi Lusi avrebbe girato centinaia di migliaia di euro della Margherita al Centro per il futuro sostenibile (Cfs), la fondazione di cui Francesco Rutelli è presidente. Lo rivela il settimanale L'Espresso, al quale risulta che il Cfs ha ricevuto da Lusi, dal novembre 2009 al luglio 2011, ben 866 mila euro, in media oltre 43 mila euro al mese.

Secondo il settimanale, il primo bonifico alla fondazione (conto corrente Unicredit-Banca di Roma numero 000401107758) è del 13 novembre 2009, quando Rutelli, dopo aver lasciato il Pd, sta lanciando l'Api, il suo partito personale nato appena due giorni prima. La fondazione il 13 novembre riceve da Lusi i primi 48mila euro della Margherita. Altri 48 mila arrivano a gennaio del 2010. Poi, tra quelli che risultano a 'l'Espresso' – ne giungono altri 140 mila a ottobre, 145 mila a novembre, altri 140mila il 17 dicembre 2010. Nel 2011 per Rutelli e la sua fondazione il primo febbraio arrivano dalle casse del partito, che non esiste più, ulteriori 145 mila euro, mentre altri 200mila piovono con due distinti versamenti nel mese di luglio.

"Accuse ridicole". Così Francesco Rutelli definisce le rivelazioni dell'Espresso sul caso Lusi. Rutelli assicura di non aver avuto da Lusi "nemmeno un centesimo". E accusa L'Espresso di essersi prestato a un'opera di "inquinamento e depistaggio" dell'indagine in corso. Per questo Rutelli querelerà il settimanale.

"Le informazioni, quelle vere e quelle false, sono state certamente fornite dall'ex tesoriere Lusi, come parte della sua azione di inquinamento del procedimento penale in corso contro di lui, già sanzionata dagli inquirenti della Procura della Repubblica di Roma, che hanno definito i precedenti articoli 'assai verosimilmente ispirati dallo stesso indagato'". E' tanto dura quanto articolata la nota che l'ufficio stampa di Francesco Rutelli ha diffuso "a proposito delle notizie e delle falsità pubblicate da l'Espresso". La nota si riferisce dunque a "segnali preoccupanti" poiché quegli articoli contengono "'circostanze che non emergono dagli atti e dai documenti acquisiti al fascicolo processuale e che, qualora veritiere, sarebbero probabilmente note al solo Lusi'. Proprio tali attività hanno 'reso necessario procedere senza indugi al sequestrò, lo scorso 8 marzo, di ulteriori beni di Lusi e dei suoi familiari indagati. Per lo stesso motivo i magistrati hanno acquisito al processo la registrazione dell'intervista di Lusi alla trasmissione 'Servizio Pubblico' ". "Dunque, l'Espresso sapeva di rendersi strumento di una condotta di inquinamento e depistaggio dell'indagine e del tentativo, vano, di intimidazione delle persone offese", rileva ancora la nota dello staff dell'ex leader della Margherita, dove si sottolinea ancora che "l'accusa esplicita a Rutelli è assolutamente ridicola. Egli e' stato per dieci anni il leader del Partito, e tuttora è responsabile, in base allo Statuto, della rappresentanza politica e dell'attività dell'organizzazione. E' stato Rutelli colui che ha portato un incessante impegno anche per la trasparente acquisizione delle risorse della Margherita, attraverso le campagne elettorali e l'autofinanziamento".

"Convocherò nei prossimi giorni l'Assemblea federale della Margherita - dice il senatore del Pd Enzo Bianco, ai microfoni di Radio 24 - e proporrò che le risorse non spese, per così dire 'risparmiate' in questi anni, siano destinate a iniziative di carattere sociale pubblico, in modo da restituirle allo Stato". Sul caso Lusi "noi abbiamo collaborato in modo totale con i magistrati - aggiunge Bianco - intanto daremo il buon esempio restituendo allo Stato con iniziative di carattere sociale e pubblico le risorse non spese".