Lo ha detto il deputato dell'Italia dei Valori, Federico Palomba, risponde alla lettera-appello del governatore che ha chiesto un fronte unitario a difesa della lingua sarda a deputati e senatori sardi in vista dell'iter di ratifica da parte del Parlamento della Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie. «Come abbiamo con forza denunciato a suo tempo, la nostra regione ha infatti subito una decurtazione di oltre un milione di euro nel finanziamento sulla legge di tutela delle minoranze linguistiche storiche in conseguenza della modifica dei criteri di ripartizione dei fondi assegnati dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482, già ridotti nel totale a 5 milioni e mezzo dalla legge finanziaria 191/2009.
Infatti, con DPCM del 15.3. 2010, il Governo Berlusconi ha disposto che i fondi fossero ripartiti sulla base non della popolazione, ma del numero dei comuni ove si parlano lingue minoritarie, indipendentemente dalla popolazione. Con tale sistema le minoranze più numerose come quella sarda (e come quella friulana), sono state penalizzate a vantaggio di comunità non molto numerose ma con un alto numero di comuni. Con quel provvedimento del Governo Berlusconi alla Sardegna, invece che 2.160.634 euro, sono andati solo 1.120.595 euro con una diminuzione, appunto, di 1.040.039 euro.
Tutto ciò - afferma Palomba che insieme al deputato friulano Carlo Monai aveva presentato alla Camera una interrogazione in questo senso – è avvenuto nel più totale silenzio e nella colpevole acquiescenza della Giunta regionale e dei partiti identitari che la sostengono. Ciò riguarda in primo luogo il PSd'Az che, pur proclamandosi indipendentista, sta al governo della regione con la destra che ha consentito le più gravi soppressioni di fondi e menomazioni della dignità del nostro popolo. Altrimenti noi accogliamo appelli, ma si perdono le concrete possibilità di acquisire quelle risorse senza le quali la diffusione della nostra lingua e cultura è un mero "flatus vocis”». Com