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Incontro Governo-parti sociali: la Cigs resta, a parte nella cessata attività

La cassa integrazione straordinaria resterà e non scompare. Si elimina solo la causale per cessazione attività. E' quanto avrebbe detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, alle parti sociali al tavolo per la riforma del mercato del Lavoro.

L'assicurazione sociale per l'impiego dovrebbe sostituire l'attuale mobilità e alcune forme di disoccupazione, tra cui la 'una tantum' dei collaboratori a progetto e altre indennità. L'assicurazione si applicherà ai lavoratori pubblici e privati con contratto precario. I requisiti per accedervi saranno: due anni di anzianità assicurativa e almeno 52 settimane nell'ultimo biennio. L'assicurazione avrà una durata di 12 mesi che arrivano a 15 per i lavoratori sopra i 58 anni. L'importo è di circa 1.100 euro, con un abbattimento del 15% per i primi sei mesi e di un ulteriore 15% dopo altri sei mesi. L'aliquota contributiva sarà dell'1,3%, incrementata di 1,4% per i lavoratori non a tempo indeterminato.

I nuovi ammortizzatori sociali partiranno già quest'anno e andranno a regime nel 2015 e non nel 2017 così come era stato detto nell'ultimo incontro tra Governo e parti sociali, ha spiegato Fornero. "Sarà accorciato il periodo di transizione della riforma e il cambio del sistema degli ammortizzatori - avrebbe detto il  ministro Fornero - cominciamo nel 2012 e andremo a regime nel 2015".

Il Governo, inoltre, "si impegna a trovare le risorse" per gli ammortizzatori sociali "al di fuori dei capitoli di spesa sociale".

E' una settimana "decisiva" per la definizione dell'accordo sulla riforma del mercato del lavoro. Lo ha ricordato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Il premier Monti e il ministro intendono chiudere tra il 21 e il 23 marzo e ribadiscono che il governo "ha sempre lavorato per l'accordo con le parti sociali".

Con la riforma del mercato del lavoro "l'obiettivo del Governo è la riduzione strutturale stabile del livello di disoccupazione, portandolo al 4-5% strutturale", ha detto il ministro del Welfare sottolineando che "questo è un tassello essenziale ai fini della crescita".

Per centrare l'obiettivo della crescita è necessario "un forte coinvolgimento del Sud", ha poi affermato Fornero secondo cui "non c'è crescita senza equilibrio tra Nord e Sud".

Sui due miliardi di euro che il Governo sarebbe disposto a mettere sul tavolo per finanziare i nuovi ammortizzatori sociali "penso ci sia un equivoco", ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni: queste risorse servono "per la cassa integrazione in deroga".

A margine del tavolo di confronto tra governo e parti sociali al ministero del Welfare, Bonanni ha spiegato che "su questa somma si stanno creando degli equivoci, che dovrebbe essere il Governo a chiarire. I due miliardi che il Governo dovrebbe sborsare sono le risorse che da tre anni e mezzo servono per coprire la cassa in deroga".

Il numero uno della Cisl ha aggiunto: "Non vorrei che ci fossero eccessive aspettative nei confronti di un governo che ha i guai che ha e che ha il compito principale di riassorbire il deficit di bilancio".