No a una proroga all'attuale Cda della Rai e sì invece ad un rinnovo "appellandomi ai partiti perché le indicazioni per il Cda rispondano a requisiti di autonomia, di indipendenza, di professionalità". Lo ha detto Renato Schifani, presidente del Senato, nel corso di "In Mezz'ora", il programma di Lucia Annunziata.
Schifani ha sottolineato che il suo no alla proroga è spiegato con il fatto che "le prorogatio danno sempre il senso della sconfitta delle istituzioni". E quindi sarebbe dell'idea, "ove non si dovesse modificare la legge Gasparri", ad andare un rinnovo del Cda di viale Mazzini.
E a proposito della legge Gasparri, ovvero alla domanda se sia d'accordo o meno per cambiarla, Schifani ha detto che a una eventuale "riduzione quantomeno del Cda, renderlo più snello, più fluido e meno politicizzato sono d'accordo".
Sul delicato tema della giustizia il presidente del senato ha detto che ci sono ampi margini per la concertazione tra le forze politiche. "Sarebbe importante - ha detto Schifani - che le forze politiche" che sostengono il governo "non si arroccassero" su posizioni ideologiche anche in riferimento all'iter dei provvedimenti in Parlamento. Dovendo scegliere, Schifani, dice infatti che darebbe la priorità alla legge sulla corruzione ma sottolinea comunque la necessità di intervenire sul fronte delle intercettazioni per evitare l'attuale "far west".
''Il porcellum va abolito, non vi è dubbio'', ha detto il presidente del Senato Renato Schifani durante in Mezz'ora di Lucia Annunziata , parlando della necessità di intervenire sulla legge elettorale. Una riforma sulla quale si può iniziare a lavorare non appena le riforme istituzionali saranno state avviate: ''Sono due questioni correlate'', ha spiegato.





