No alla cura Marchionne, no a Federmeccanica che esclude le rappresentanze sindacali in fabbrica e mette in discussione il contratto nazionale di settore. Ma anche no a alla riforma dell'art.18 sollecitata dal governo Monti. Queste le ragioni della manifestazione nazionale indetta a Roma dalla Fiom-Cgil, 'Democrazia al lavorò, promossa in occasione dello sciopero generale di otto ore proclamato in tutta Italia.
L'ad Fiat, ha detto il leader Fiom Maurizio Landini, "si renda disponibile a riaprire una trattativa vera, a fare investimenti concreti in Italia e soprattutto a garantire le libertà sindacali' ". E poi, la "smetta di avere un atteggiamento autoritario. E' una logica sbagliata, che non va da nessuna parte'.
Sulla mancata adesione del Pd allo sciopero della Fiom, Bersani chiarisce: "Il Pd non aderisce a scioperi. Non siamo insensibili alla protesta della Fiom quando chiede la democrazia in fabbrica e denuncia discriminazioni inaccettabili contro i sindacati che non firmano gli accordi come a Pomigliano". Ma il Pd è diviso da Landini sul "giudizio tranchant sul governo Monti e la scelta No Tav. Che mi pare esuli un po' dalle piste sindacali".
"Penso che chiunque non sia venuto qui oggi abbia perso qualcosa di importante", ribatte dal corteo il leader di Sel, Nichi Vendola: "Oggi qui c'è molto popolo democratico e questa è la cosa più importante- ha detto ancora Vendola- non possiamo pensare di salvare il paese senza un'alleanza con questo popolo".
"Se uno mi dice qual è la tua coalizione, lasciamo da parte le sigle, la mia coalizione è questa qua".
Le tute blu della Cgil si muovono da piazza della Repubblica, per raggiungere in corteo piazza San Giovanni, dove la manifestazione si conclude con il discorso del segretario generale, Maurizio Landini. All'iniziativa hanno aderito i no Tav, i movimenti a difesa dell'acqua pubblica, ma anche l'Italia dei valori e Sel, mentre non parteciperanno esponenti del Partito democratico, dopo che la segreteria del partito di via del Nazareno ha deciso di disertare per prendere le distanze dalle posizioni della Fiom e dei no Tav sulla realizzazione della linea ad alta velocita Torino-Lione. Oltre a Landini, sul palco, interverra anche il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, che sostituisce il leader del sindacato, Susanna Camusso, a New York per partecipare a un'iniziativa dell'Onu. E poi spazio al presidente della comunita montana della Val Susa e Sangone, Sandro Plano, al presidente del sindacato dei metalmeccanici della Grecia, Yannis Stefanopoulos, ad un operaio immigrato e ad alcuni lavoratori metalmeccanici di Fiat, Fincantieri e Finmeccanica, oltre che ad alcuni esponenti del mondo della cultura.