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Finanziaria, Francesco Lippi (presidente di Confapi Sardegna): “Bene il via liberamente ma adesso bisogna velocizzare spesa e pagamenti”

"L'approvazione della legge finanziaria e di bilancio 2012 deve rappresentare il primo punto di ripartenza della nostra economia regionale, ma la parte più difficile arriva ora: trasferire dalle discussioni in aula, dai documenti scritti tutte le misure contenute in azioni immediate rispondenti alle necessità e ai tempi dell'impresa e dell'intero sistema Sardegna".

Lo afferma il presidente di Confapi Sardegna, Francesco Lippi, commentando il via libera alla manovra da parte del Consiglio regionale. 

"Non potranno più essere giustificati ritardi da parte della Pubblica Amministrazione in merito alla applicazione delle norme di legge contenute nel provvedimento che, come prassi, ha coinvolto governo regionale, parti sociali e economiche, commissione competente e assemblea regionale - dice ancora Lippi - è stato un lavoro che per quattro mesi ha animato e coinvolto  in termini di rappresentanza l'intera Sardegna, in un momento di grande difficoltà,  che che da domani viene consegnato nelle mani responsabili di dirigenti e funzionari di regione ed enti locali che, siamo certi, avranno la cura di attivare immediatamente ogni singola voce, impegnare e spendere ogni singolo euro,  per rendere concrete le aspettative delle singole organizzazioni e gli indirizzi politici".

Dunque, prosegue il presidente di Confapi Sardegna, basta con i ritardi, la spesa lenta, le risorse impegnate e non erogate. "La cifra complessiva della manovra, 7 miliardi di euro, - continua Lippi - se spesa nelle modalità e nei tempi previsti, diventa strategica per superare al meglio quest'ulteriore anno di transizione.

Quello che oggi pretendiamo è un attento monitoraggio sull'applicazione delle norme e sull'andamento della spesa, per evitare e reprimere ogni qualsiasi rallentamento dovuto a interpretazioni delle norme, mancati regolamenti di attuazione, ritardate delibere d'indirizzo, convenzioni mai scritte ed ogni altro mancato atto amministrativo che si causa di mancata applicazione delle norme contenute in Finanziaria".

Per questo la Confapi  chiede al Presidente della Regione di vigilare perché "responsabilmente ogni singolo anello della catena faccia fino in fondo la sua parte, magari prevedendo l'istituzione di un apposito strumento di controllo che abbia il compito di osservare e segnalare eventuali discrasie, prevedendo la partecipazione, in forma gratuita, anche di rappresentanti delle categorie economiche, produttive, sociali e sindacali, in maniera che i diretti destinatari delle risorse programmate possano sentirsi completamente coinvolti non solo in fase di concertazione preventiva sulla scelta delle priorità, ma anche nella fase successiva di attuazione delle norme finanziarie regionali". Com