Il presunto truffatore pare volesse convincere la sua vittima che un gruppo di magnati russi collegati al colosso energetico “Gazprom” intendeva giungere all’acquisto dell’albergo per una somma di circa 7 milioni di euro. Egli, per la propria attività di intermediazione, aveva richiesto una lauta commissione all’albergatore. In seguito, il denunciato, per rendere più credibile la proposta di cui si faceva portavoce, ha inviato delle email con dominio che riportava il nome della “Gazprom” utilizzando un vocabolario apparentemente di un russo che scrive in italiano.
Per convincere il proprio interlocutore, egli ha anche utilizzato assegni contraffatti per l’importo di oltre 1 milione di euro ed un falso verbale della Guardia di Finanza che attestava l’entrata in Italia di 6 milioni di euro in contanti da parte dei sedicenti acquirenti russi.
A seguito dell’intervento dei Finanzieri del Gruppo di Olbia, sono stati sottoposti a sequestro gli assegni falsi ed apparecchiature informatiche rinvenute nel corso di una perquisizione nel domicilio di S.M. Queste ultime erano in grado di produrre la falsa documentazione, nonché ulteriori assegni e documenti verosimilmente utilizzati per altre attività illegali già poste in essere nel Nord Sardegna.
Nell’occasione il comando provinciale della Gdf di Sassari sollecita gli imprenditori a diffidare di possibili, lucrosi affari proposti da sedicenti procacciatori d’affari o rappresentanti di gruppi industriali più o meno noti.
Anche la dichiarata disponibilità di ingenti somme di denaro, pur rappresentate da titoli di credito, può essere un tranello e per non incorrervi a prendere contatto con il Numero di Pubblica Utilità “117” attivo, gratuitamente 24 ore su 24 e che consente di entrare in comunicazione con il Reparto geograficamente più vicino della Guardia di Finanza.