Il presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni è indagato per corruzione dalla procura di Milano. I fatti che lo riguardano nascono dall'inchiesta su tangenti a Cassano, comune del milanese.
Infatti, i militari della guardia di finanza di Milano, su mandato del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, hanno eseguito in mattinata una perquisizione negli uffici del Pirellone.
Boni risulta indagato per corruzione insieme a un suo stretto collaboratore nell'ambito di un' inchiesta coordinata da Robledo, nata da un'indagine su un giro di tangenti che riguardano i vecchi amministratori del Comune di Cassano D'Adda (Milano). Inchiesta che aveva portato all'arresto dell'allora sindaco.
A dare impulso al nuovo filone investigativo che ha coinvolto Boni sarebbero state una serie di dichiarazioni rese agli inquirenti dall'architetto Michele Ugliola anche lui indagato per la vicenda che riguarda il comune del milanese e coinvolto anche nel caso Montecity-Santa Giulia.
"In relazione ai fatti oggi contestati anticipo sin d'ora la mia totale estraneità", ha detto ai cronisti il presidente del Consiglio regionale lombardo, dopo che gli e' stato notificato l'avviso di garanzia.
Boni ha assicurato piena disponibilità per chiarire la vicenda: "Nel contempo confermo la mia piena disponibilità a chiarire la mia posizione e la mia estraneità con gli organi inquirenti in modo da poter fare piena luce sulla vicenda nei tempi più rapidi possibili".