Dovrebbe essere l’ex Idv Fabrizio Ferrandelli a rappresentare il centro sinistra alle prossime elezioni comunali di Palermo il prossimo 6 e 7 maggio. Infatti, stando ai dati comunicati durante la notte scorsa, dal suo comitato, l'impiegato di banca trentenne, uscito dell'Idv, ha vinto le primarie in virtù dei 9.945 voti ottenuti. Appena 160 in più rispetto all'altra candidata, sostenuta dai vertici del Pd, di Idv e Sel, Rita Borsellino, fermatasi a 9.785. Più staccato, invece, il terzo candidato alle primarie, il deputato regionale del Pd Davide Faraone, appoggiato dal "rottamatore" Matteo Renzi, che ha ottenuto 7.975 voti. Ultima, infine, la ginecologa consigliera comunale Antonella Monastra, che ha racimolato 1.750 preferenze.
“È una candidatura voluta dai palermitani - ha detto Ferrandelli, mentre con i suoi elettori raggiungeva la sede del comitato elettorale in piazza Rivoluzione per festeggiare la vittoria -. Voluta da quei palermitani che scelgono da soli i
progetti più validi. Da domani chiamerò tutti i candidati, tutte le forze politiche perché adesso bisogna essere uniti per andare a riscattare questi dieci anni di degrado così grande che solo una città forte come Palermo poteva sopportare".
Sostenuto dalla corrente del Pd che fa capo all'asse Lumia-Cracolici, Ferrandelli adesso si aspetta che l'intera coalizione e i vertici nazionali dei partiti d'opposizione accettino, "in nome del buon senso", la sua vittoria: "Non potrà essere altrimenti - ha detto -. Chiunque sottoscriva il patto delle primarie sottoscrive delle regole che prevedono un vincitore. Così come io avrei sostenuto un altro vincitore, con la stessa forza con cui mi sono battuto per ottenere questo risultato, mi attendo che ciò accada da parte loro e sono sicuro che alla fine sarà così".
Una vittoria sofferta dunque per Ferrandelli, sebbene il suo primato sugli altri concorrenti sia stato mantenuto sin dall'inizio dello spoglio delle schede, cominciato alle 21. Discorso diverso, invece, per Rita Borsellino. La candidata voluta fortemente da Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, e sponsorizzata dall'ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, durante una fase dello scrutinio è scesa addirittura al terzo posto, dietro Davide Faraone, salvo poi riportarsi dietro al vincitore con i risultati che via via sono arrivati dagli ultimi seggi.
A destare perplessità, in particolare, sarebbero delle schede "anomale" rinvenute in un due seggi. Il comitato organizzativo delle consultazioni democratiche quindi pare sia orientato a chiedere nuovamente il conteggio delle schede. Una situazione che il vincitore delle primarie commenta così: "Questo è fisiologico alla fine di ogni competizione - ha detto -. Sono sicuro che alla fine prevarrà il buonsenso del centro sinistra, perché abbiamo il grande obiettivo di riscattare la città".