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Regione, in Sardegna cresce il turismo culturale

Turismo e cultura, un binomio ideale per la Sardegna. I turisti sono sempre più orientati verso visite nelle località di rilievo artistico e storico e sempre più attratti da manifestazioni identitarie di grande richiamo e da itinerari culturali, un successo agevolato dalla tendenza alla destagionalizzazione e alla riduzione della durata media del viaggio. Questo trend è confermato da un’elaborazione dell’assessorato regionale del Turismo (sulla base dei dati raccolti dall’Ufficio Statistico del Ministero per i Beni e le Attività culturali) e confortato dalla soddisfazione delle amministrazioni comunali che rientrano nel circuito delle manifestazioni finanziate dalla legge 7 (quelle identitarie di interesse turistico) e in quello della campagna promozionale dell’Isola che danza: nel primo semestre 2011 l’Isola ha visto crescere del 20,3% la frequentazione di territori di interesse storico – artistico (da  124.921, nello stesso periodo del 2010, a 150.225). Soltanto nel Lazio il tasso di variazione è stato superiore: +22,1%; seguono Calabria (+18,5%) e Piemonte (+15,3%).

La tendenza verso le città d’arte è dimostrata anche dagli ultimi dati provvisori del Mibac, elaborati dall’assessorato regionale: nel primo semestre 2011, in Italia i visitatori dei luoghi della cultura statali sono aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi (+1.751.987). Le località artistiche sono state le mete di vacanza più frequentate, con il 38,6% delle vacanze totali, in aumento di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2010. Anche le visite ai siti archeologici sono in aumento dell’1% rispetto al 2010. Analizzando le aree prodotto, nel primo semestre dell’anno le località balneari, pur rappresentando una buona quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le città d’arte, in leggera diminuzione in confronto allo scorso anno (-0,8%).

Fra le motivazioni alla vacanza dichiarate dagli intervistati, spiccano la possibilità di assistere a eventi culturali e di godere della ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, “un tesoro identitario composto in Sardegna – spiega l’assessore Luigi Crisponi - da antichi palazzi e castelli, basiliche e chiese, musei e biblioteche, parchi minerari e archeologici, e disseminato in tutto il territorio, con peculiarità particolarmente attraenti, come i siti nuragici, e manifestazioni e itinerari ormai consolidati o di recente istituzione, come quelle di grande richiamo turistico finanziate dalla legge 7 (la sagra di Sant’Efisio a Cagliari, la Cavalcata sarda e i Candelieri a Sassari, il Redentore a Nuoro, la Sartiglia di Oristano, ecc.) o come ‘Monumenti aperti’, ‘Dimore sarde’, ‘Borghi autentici’ e altri”. Visitare monumenti, musei e mostre, andare alla ricerca della cultura locale ed assistere a spettacoli musicali, teatrali e cinematografici, sono fra le principali attività durante la vacanza. Interessante rilevare un altro dato estratto dalle statistiche del Mibac, seguendo l’andamento del numero dei visitatori nei musei statali sardi (310.512 in tutto nel 2010), si evince che crescono in quei mesi dove ci sono eventi di forte richiamo (in coincidenza con Carnevale, Riti della Settimana santa e manifestazioni di grande richiamo) e nei mesi estivi, a testimonianza di un profilo di turista culturalmente preparato e curioso, che oltre a godere delle bellezze paesaggistiche delle coste, vuole conoscere beni culturali locali, eventi e attrazioni dell’entroterra.

Sulla base dell’andamento del mercato, l’assessorato regionale del Turismo ha attivato, anche grazie ai fondi POR FESR 2007/2013, una campagna di promozione per prodotti, per portare allo stesso alto livello del prodotto marino – balneare, le altre risorse isolane trasformandole in prodotti turistici competitivi, nel caso specifico il turismo culturale. “La domanda turistica va sempre più alla ricerca della ‘natura’ e della ‘memoria’ e richiede servizi sempre più qualificati attorno a questi due poli attrattivi. La strategia della Giunta regionale è volta a tutelare le risorse ambientali e culturali e a renderle accessibili e fruibili da parte dei visitatori. La valorizzazione delle aree caratterizzate da valenze storico-culturali e paesaggistiche di pregio asseconda questo trend, diversifica i flussi sia nei tempi che per aree territoriali e tende alla creazione di un’offerta turistica integrata con partecipazione di tutti i soggetti che fanno parte della filiera del prodotto turistico”.