Press "Enter" to skip to content

Roberto Capelli (Api) su aiuti regionali alla cultura e alta moda sarda.

La Sardegna nutre da sempre un rapporto privilegiato con la moda,che affonda le radici in un ricco retroterra culturale fatto di tradizione, artigianalità, folklore.

Talento e fantasia che va aiutata. La Regione Sardegna è da sempre attenta a promuovere il proprio artigianato, le sue bellezze i  saperi e i sapori. Anche la nostra  moda, i nostri stilisti vanno aiutati a solcare il mare. Nel prossimo futuro si svolgerà nella nostra Capitale un evento nazionale di grande prestigio  “L'alta moda di Roma” che, oltre ad essere un’importante vetrina per i nostri stilisti,  sarebbe un ottimo biglietto da visita  per la Sardegna per richiamare  l’interesse di vari  imprenditori nazionali ed internazionali presenti all'evento. Non va dimenticato che il settore della moda è uno dei pochi con un saldo attivo delle esportazioni nazionali che trascina un indotto lavorativo di vitale importanza nel nostro paese.

Il Made in Italy della moda è una bandiera dell’impresa nazionale alla quale i nostri talenti e le nostre maestranze, capaci di valorizzare anche i nostri tessuti e i nostri gioielli, possono concretamente  contribuire a sventolare con orgoglio.  Antonella Fini di Porto Torres, Paola Tangianu  e  Salvatorica Secchi di Sassari, Patrizia Vargiu di Cagliari, Daniele Sitzia Di Selargiu, Barbara Diana Di Iglesias,  Laura Podda Di Muravera, Enrica Zuddas, Le Sorelle Piredda, Paolo Isoni, Mario Cocco, Daniela Langione, La Scuola Nuorese del velluto e non solo, sono solo alcuni non esaustivi esempi di arte e impresa da sostenere e promuovere. Su tali iniziative l’Assessorato competente  e gli enti di promozione regionale sono chiamati a rispondere ed intervenire. Confido nella loro attenzione e in un loro sollecito intervento, magari utilizzando i fondi della “Pubblicità Istituzionale” e, questa volta, sarebbero soldi ben spesi! Red-com