Fiducia sempre più probabile. Lo dicono un po' tutti, in Parlamento, dopo la pioggia di emendamenti che ha indotto il presidente del Senato renato Schifani a prorogare il termine per la presentazione dei sub emendamenti al ddl di conversione del decreto sulle liberalizzazioni alle 15 di oggi.
Le ultime limature rafforzano le misure a tutela dei consumatori nei loro
rapporti con le banche, per esempio con l'eliminazione delle clausole per l'apertura delle linee di credito. La questione della Tesoreria unica, che angustia Regioni e comuni, sarà invece risolta nel decreto fiscale.
Taxi e Ici per la chiesa, professioni e farmacie, ma anche banche, gas, trasporti: sono 141 gli emendamenti approvati dalla commissione Industria del Senato al dl sulle liberalizzazioni sui 97 articoli originali: 119 le modifiche reali - che in alcuni casi hanno completamente riscritto un articolo - e 22 gli emendamenti fotocopia.
"Siccome sono il Pdl e il Pd che sostengono il governo con il naso turato, ecco perché il governo è costretto a mettere tante fiducie", dice Italo Bocchino, deputato e vicepresidente Fli, ospite ad Agorà su Rai Tre.
"Voteremo la fiducia sulle liberalizzazioni anche se non siamo contenti del provvedimento", dice in una nota il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia.
"Il testo non ci entusiasma perché si poteva fare meglio e di più - spiega D'Alia - soprattutto sul fronte dei taxi, delle professioni e dei servizi al cittadino in materia di farmaci".