Liberato Contu, 52 anni di Sorgono, operaio edile, è l'ennesima morte bianca, l'ennesimo lavoratore che perde la vita mentre cerca di guadagnarsi onestamente il pane. Si tratta di una tragedia che lascia tutti senza parole e che ci fa riflettere sulle pesanti condizioni in cui si trovano a lavorare molti operai e molti lavoratori in genere, a causa della mancanza di sicurezza nei posti di lavoro.
È l'ennesima beffa ai danni dei lavoratori, una beffa che lascia un dolore immenso nella famiglia e un senso di impotenza frustrante in tutti i cittadini. Non è giusto che ancora oggi si parli di morti bianche e che si debbano piangere onesti lavoratori che perdono la vita mentre si guadagnano il pane. Bisognerebbe passare dalle parole ai fatti, e garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza nonché una particolare attenzione nella predisposizione delle gare d'appalto, per mettere tutti nelle condizioni di rispettare le norme. Quando il lavoro uccide, perdiamo tutti e perde anche quella che noi chiamiamo democrazia.
Alla famiglia di Liberato Contu va quindi tutta la solidarietà e la vicinanza del Partito dei Comunisti Italiani della Sardegna.
Alessandro Corona - Coordinatore Regionale Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra Sarda. Com
