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Il pm De Pasquale: “Inutile commentare”Berlusconi prosciolto per prescrizione

Il tribunale di Milano ha prosciolto "per prescrizione", Silvio Berlusconi imputato con l'accusa di corruzione in atti giudiziari al processo Mills.

l tribunale di Milano ha prosciolto con un doversi procedere per intervenuta prescrizione Silvio Berlusconi dall'accusa di avere corrotto il testimone David Mills. Questo significa che i giudici non hanno ravvisato le condizioni per assolvere l'imputato perché, in quel caso, avrebbero dovuto farlo con la formula più favorevole. Il Pm aveva chiesto 5 anni di reclusione.

Questa mattina a Milano all'ultima udienza del processo l'ex premier era assente.

"Inutile commentare..." E' l'unica riposta data ai giornalisti sulla sentenza che ha prosciolto per prescrizione Silvio Berlusconi, dal Pm del processo Mills, Fabio De Pasquale.

Il pm Fabio De Pasquale valuterà se ricorrere in Cassazione contro la sentenza di prescrizione pronunciata oggi dal Tribunale di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi per il caso Mills. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni, termine che lascia poco spazio alle speranze della pubblica accusa che ritiene cadere la prescrizione il 17 luglio 2012. Considerando che il ricorso in Cassazione potrà essere proposto solo dopo il deposito delle motivazioni, anche se la suprema corte dovesse accogliere il ricorso della Procura, i tempi per un nuovo processo sarebbero strettissimi.

''Una sentenza così la impugno tutta la vita''. E' questo il secco commento di Piero Longo che con Niccolò Ghedini assiste Silvio Berlusconi nei processi milanesi dopo la lettura della sentenza sul caso Mills che ha prosciolto l'ex premier per intervenuta prescrizione. La difesa, infatti, aveva chiesto l'assoluzione nel merito.

"Se un tribunale non vuole ascoltare i testimoni della difesa e ammette solo quelli dell'accusa, e' ovviamente impossibile pervenire a una sentenza giusta". Lo afferma Silvio Berlusconi nella memoria difensiva depositata nell'ambito del processo Mills di cui il Giornale pubblica ampi stralci. 

La storia delle società 'Century one' e 'Universal one', spiega Berlusconi nel documento, "è nota e se fossero stati ascoltati i testi della difesa, che invece sono stati cancellati, risulterebbe anche agli atti

"E' chiaro - ribadisce - che se non verranno sentiti testimoni in merito, questo non potrà essere considerato un giusto processo ma sarà invece la mera conferma delle tesi della procura senza contraddittorio alcuno".

Secondo Berlusconi inoltre, l'avvocato Mills lo ha fatto condannare "proprio in base alle sue dichiarazioni due volte ingiustamente". "Perché mai - si chiede quindi - avrei dovuto pagarlo?". 

L'ex premier ribadisce inoltre che i 600 mila dollari con cui si sarebbe attuata la corruzione "venivano dall'armatore Attanasio, e' stato dimostrato". "Ritengo di avere il diritto - scrive Berlusconi in conclusione - di aspettarmi da questo collegio non una sentenza di prescrizione ma invece una sentenza di piena assoluzione per non avere commesso il fatto".

L'avvocato Piero Longo, al termine della sua arringa, ha chiesto ai giudici della decima sezione penale di assolvere Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari, perché il fatto non sussiste. In subordine ha chiesto l'assoluzione dell'ex premier per non aver commesso il fatto e come ulteriore subordine il proscioglimento per prescrizione.

L'avvocato Longo nel chiedere l'assoluzione di Berlusconi "perché il fatto non sussiste" ha spiegato ai giudici della decima sezione penale del Tribunale che "non esiste falsa testimonianza di Mills nei due processi" che si sono svolti alla fine degli anni Novanta e cioè quello per le mazzette alla Guardia di Finanza e All Iberian.

Inoltre, ha aggiunto il legale, "un'eventuale reticenza del teste" va valutata in base al fatto che un testimone "reticente su cose che possano incriminarlo non commette falsa testimonianza". In più il legale ha evidenziato che l'avvocato inglese non poteva essere sentito in veste di testimone ma semmai come indagato in procedimento di reato connesso e cioè assistito da un difensore. Infine, ha sottolineato, "manca la prova dell'accordo corruttivo".

L'avvocato Longo in subordine ha chiesto ai giudici di assolvere l'ex premier "per non aver commesso il fatto" in quanto ha ribadito "manca la prova di qualsiasi accordo criminoso" chiarendo inoltre che a suo parere Mills non aveva testimoniato in veste di pubblico ufficiale ma come un privato.

Infine il difensore, come terza ipotesi, ha chiesto il proscioglimento dell'ex capo del governo ritenendo che sia gia' intervenuta la prescrizione, che fa accadere al massimo ai primi di febbraio. Il legale, che insieme al suo collega Niccolò Ghedini ha depositato una corposa memoria, ha concluso, rivolgendosi al collegio, dicendo: "decidete senza timori e senza speranza".