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Vertenza Sardegna, Cappellacci: “il mio mandato è difendere i diritti dei sardi, non gestire le polemiche di palazzo”

“Ho ricevuto il mandato di difendere i diritti dei Sardi, intendo portarlo avanti con orgoglio e determinazione e non voglio confonderlo con quello di gestore delle strumentalizzazioni altrui”. Così il presidente Ugo Cappellacci risponde alla polemica sollevata dai consiglieri di PD, API, SEL e IDV sulla vertenza Sardegna. “È una polemica fondata sul nulla – ha aggiunto il presidente della Regione - perché prende come pretesto un decreto emanato sette giorni prima dell’ordine del giorno del Consiglio Regionale. Sconcertante è il tentativo di travisare le parole del presidente Napolitano, che sulla costituzione del tavolo Regione-Governo si è invece più volte espresso in termini positivi e propositivi, con l’impegno di essere “garante dei principi, dei valori e degli equilibri istituzionali”. Chi lunedì ha espresso il proprio apprezzamento per le parole del capo dello Stato “garante dei principi, dei valori e degli equilibri istituzionali”, ora tenta strumentalmente di utilizzarle come arma di discredito nei confronti del presidente dei Sardi.

Su tutti i temi che compongono la vertenza Sardegna – ha aggiunto Cappellacci - abbiamo avviato un percorso unitario, che vuole coinvolgere non solo la politica ma l’intera società sarda. Poiché ogni piccolo passo in avanti è stato immediatamente seguito dai tentativi del capogruppo del Partito Democratico e di altri di provocare una rottura, sembra quasi che non vi sia la volontà e la speranza di raggiungere un obiettivo, ma il timore che qualsiasi eventuale risultato per la Sardegna possa in qualche modo pregiudicare rendite di posizione, benefici elettorali, brillanti carriere politiche. Non ho più tempo per badare a sterili polemiche di palazzo. Decidano da che parte stare e si assumano le loro responsabilità”. Com