Sale a 42 uccisi, compresi cinque tra bambini e adolescenti, il bilancio provvisorio odierno della repressione compiuta dalle forze fedeli al presidente Bashar al Assad. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locali degli attivisti anti-regime, che precisano che tra le vittime ci sono 18 corpi non identificati.
Per la mediazione si punta sull'ex segretario generale della Nazioni Unite Kofi Annan Annan è appoggiato anche da Cina e Russia. Ufficializzata la scorsa notte da Ban Ki-Moon, la nomina di Annan a mediatore e' stata fatta, congiuntamente, da Nazioni Unite e Lega Araba; il mandato non esclude alcun interlocutore.
Una nomina giunta alla vigilia della conferenza internazionale di Tunisi sulla crisi siriana ribattezzata "Amici della Siria", e' stata accolta con soddisfazione dalle Nazioni Unite e dalla Lega araba che si sono detti "grati ad Annan per aver accettato questa importante missione in un momento critico per il popolo siriano".
Ieri, un rapporto pubblicato a Ginevra dalla commissione d'inchiesta dell'Onu sulla Siria, accusava le forze siriane di aver commesso diffusi e gravi crimini contro l'umanita', con il consenso dei piu' alti livelli dello stato.
Annan sarà chiamato in primis a trattare con il regime di Bashar al-Assad, affinché ponga fine all'assedio di Homs che dura dal 4 febbraio. La città ribelle vive ormai sotto un incessante pioggia di bombe soprattutto il quartiere di Bab Amro, nel quale soltanto ieri sono morti almeno 80 civili. Ma l'ex inquilino del palazzo di vetro avr° anche il compito di riuscire ad ottenere il via libera del regime all'apertura di corridoi umanitari nelle roccaforti dei ribelli come chiede da giorni la Croce rossa Internazionale.
Kofi Annan, politico ghanese, è stato il settimo Segretario Generale delle Nazioni Unite, diventando il primo africano nero a ricoprire questo ruolo. Ha diretto il palazzo
di vetro per due mandati tra il 1997 e il 2006 subentrando all'egiziano Boutros Boutros Ghali. Centinaia di manifestati pro-Regime Assad stanno cercando di forzare la sede dove si svolge la conferenza sulla crisi siriana, organizzata dalla Lega araba a Tunisi.
Il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, ha lanciato un appello "solenne" a Damasco perché consenta l'evacuazione dei giornalisti da Homs.
La Francia considera il Consiglio nazionale siriano (Cns) come "interlocutore legittimo", attorno al quale "deve organizzarsi l'opposizione", ma senza impegnarsi in un riconoscimento formale. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, al suo arrivo alla Conferenza sulla Siria a Tunisi.