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Siria – Ancora violenza, Homs sotto le bombe

Un nuovo "violento" bombardamento martella Homs, la citta' divenuta simbolo della rivolta in Siria: lo riferiscono attivisti dell'opposizione. "E' il bombardamento piu' violento in 14 giorni. E' incredibile, e' di una violenza estrema, mai vista prima.

Vengono sparati almeno 4 razzi al minuto", afferma Hadi Abdallah, della commissione generale della rivoluzione siriana.

Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, plaude all'adozione da parte dell'Assemblea generale dell'Onu di una risoluzione di condanna al regime del presidente siriano, Bashar al-Assad, cui ha chiesto che ascolti il messaggio lanciato dalla comunita' internazionale.

"E' essenziale che il mondo parli con una solavoce per chiedere la fine del bagno di sangue in Siria e risolvere la crisi pacificamente", ha detto il portavoce di Ban, Eduardo del Buey, in un comunicato. Il massimo responsabile dell'Onu ha plaudito al "tanto atteso messaggio" lanciato dall'assise del Palazzo di Vetro, che appoggia completamente il piano di transizione lanciato dalla Lega Araba e che, di conseguenza, "indica un cammino verso una soluzione politica e un futuro pacifico in Siria con democrazia, diritti umani e dignita' per tutti".

La risoluzione, che ha un valore non vincolante, ricalca il piano della Lega Araba, che chiede al presidente Bashar el Assad di farsi da parte: a favore della hanno votato 137 Paesi, 12 contro - tra cui Russia, il principale alleato di Assad, e Cina - e 17 astensioni.

L'ambasciatore russo all'Onu, Vitaly Churkin  ha spiegato che Mosca ha votato no alla risoluzione perche': ""riflette in gran parte il tentativo, per noi preoccupante, di cercare di isolare la leadership siriana, di rifiutare ogni contatto e di imporre una formula esterna per un accordo politico". Mentre la Cina ribadisce che non e' assolutamente d'accordo con un intervento armato in Siria e al cosiddetto "regime change" a Damasco.

 

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