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Sanità pubblica veterinaria, stretta collaborazione tra Asl di Sassari e Izs

Anticipare gli eventi per meglio orientare la programmazione delle attività dei Servizi pubblici veterinari, quindi avviare la predisposizione di un piano integrato aziendale per i controlli, condividere la programmazione per il 2012 e, infine, rendere più salda la collaborazione tra Azienda sanitaria locale e Istituto zooprofilattico della Sardegna.

Questo in breve quanto discusso nella riunione che si è svolta nei giorni scorsi nella sede del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Sassari, a Rizzeddu, e che ha visto seduti allo stesso tavolo gli esperti dei servizi veterinari dell’azienda di via Cattalochino e dell’Izs.

 

Un confronto voluto dal direttore sanitario dell’Asl di Sassari, Nicolò Licheri, dal direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl, Francesco Sgarangella, di concerto con il direttore generale dell’Izs, Antonello Usai. Allo stesso tavolo inoltre, si  sono seduti i direttori dei Servizi veterinari di via Rizzeddu con i relativi staff, quindi il direttore sanitario e i capi dipartimento dell’Istituto di via Duca degli Abruzzi.

 

Durante l’incontro, utile per illustrare la programmazione delle attività per il 2012, è stato ricordato come nel Piano integrato dei controlli ufficiali della Regione Sardegna sia prevista la collaborazione istituzionale tra i due enti, in particolare per le attività di laboratorio necessarie allo svolgimento dei vari piani sanitari che nel 2012 vedranno impegnati i Servizi veterinari Asl e l’Izs.

Nel territorio di competenza della Asl di Sassari si trova circa un terzo del patrimonio ovi-caprino regionale (circa 930.000 capi), un quinto di quello bovino e suino e i più importanti concentramenti di equidi, nonché venti macelli riconosciuti, quindi anche i più importanti centri di trasformazione di latte ovino. «È chiaro – è stato sottolineato dagli esperti dei due enti – che di conseguenza le attività di controllo risultano complesse sia dal punto di vista della quantità e che della qualità».

 

Il direttore sanitario della Asl, Nicolò Licheri, ha auspicato una sempre maggiore sinergia tra i due enti, «condividendo il percorso avviato e evidenziando la collaborazione fattiva anche nel campo della ricerca». Da parte sua il direttore generale dell’Izs, Antonello Usai, ha rimarcato la disponibilità dell’Istituto ma anche la «necessità di anticipare, per quanto possibile, gli eventi per orientare la programmazione, in considerazione delle risorse sempre più limitate per il raggiungimento degli obiettivi».

Il responsabile del dipartimento di prevenzione, Francesco Sgarangella, ha comunicato che «è stato formalizzato un gruppo di lavoro multidisciplinare per predisporre il Piano integrato aziendale per i controlli ufficiali sulla Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, che verrà concluso nei prossimi giorni».

 

Sono stati quindi i direttori dei tre servizi veterinari a illustrate la programmazione per il 2012 che vedrà impegnato in stretto collegamento il personale dei due enti, quello della Asl per i controlli sul territorio e quello dell’Izs per le analisi di laboratorio sui campioni prelevati e consegnati dai veterinari.

Per il servizio di Sanità animale è stato specificato come per le attività sia prevista una programmazione trimestrale con monitoraggio e verifiche puntuali. Un piano di lavoro che vedrà i veterinari impegnati nel Piano contro la tubercolosi bovina su tutti gli allevamenti: si tratta di oltre 2000 aziende nelle quali sono previsti oltre 55mila test di intradermoreazione. Contro la brucellosi e la leucosi bovina, si attueranno controlli random su circa 400 aziende. Lo scorso anno  sono stato controllate 458 aziende nelle quali sono stati fatti 4.805 campioni ematici, quindi in 56 aziende da latte i veterinari hanno fatto 168 campioni di latte. Per la brucellosi ovi-caprina sarà attivato un controllo random su circa 600 aziende; lo scorso anno sono state controllate 536 aziende con il prelievo di oltre 30mila campioni ematici. Tra i programmi anche i controlli per la scrapie e la Bse, con la previsione di oltre 1500 test rapido sul campione di midollo allungato nei capi morti in azienda per la sorveglianza attiva. Si continuerà quindi con la gestione dei focolai che nel 2011 sono stati 21 con oltre 12mila test fatti per evidenziare i capi sensibili da abbattere. Si proseguirà anche con il Piano di selezione genetica sugli arieti, nel 2011 sono stati oltre 11mila gli arieti genotipizzati. Sul versante suini si avvierà un piano per le qualifiche sanitarie per pesti suine, malattia vescicolare, morbo di Aujeszky in oltre mille aziende con oltre 10

mila campioni ematici. Quindi ancora il piano per la sorveglianza sierologica per la blue tongue con oltre 8mila campioni ematici, il piano equidi, anemia infettiva con la previsione di circa 1400 test ematici e morbo coitale maligno con circa 80 stalloni da testare e, infine, attività anche sul fronte del Piano regionale di sorveglianza contro la West Nile, influenza aviaria e salmonella.

È stata quindi la volta del Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale che ha illustrato l’attività programmata negli stabilimenti e nei macelli riconosciuti, con la previsione, contenuta nel piano integrato, di controlli in 20 impianti di macellazione con oltre 30mila campionamenti in 60 stabilimenti salumifici, depositi per il sezionamento carni, depositi per i prodotti ittici e centri imballaggio uova con 300 campionamenti. I veterinari saranno attivi anche sul fronte delle “macellazioni uso famiglia” con circa 3mila campioni per il controllo della trichinella e della peste suina e sui controlli internazionali per l’introduzione alimenti con oltre 50 campionamenti.

I veterinari del Servizio di igiene degli allevamenti infine hanno esposto la programmazione annuale dei campionamenti che, secondo il Piano nazionale alimenti, prevedono 32 campionamenti, quindi per il Piano regionale residui 104 e per il Piano regionale alimentazione animale 86. Il personale sarà inoltre impiegato per i campionamenti richiesti dall’Ufficio veterinario adempimenti comunitari che prevede una serie di campionamenti per situazioni di allerta e per export di paesi terzi. Infine saranno fatti periodici campionamenti nei 5 distributori automatici di latte presenti sul territorio.