‘’La seduta si è aperta sotto la presidenza della presidente Claudia Lombardo che ha ripreso l’esame del disegno di legge 332/S/A della Giunta regionale, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012). I lavori si erano interrotti nella precedente seduta in fase di votazione degli emendamenti aggiuntivi all’articolo 1 e sono ripresi con la bocciatura dell’emendamento 190 con 32 voti contrari, 23 favorevoli e 2 astenuti. Sull’emendamento 220 è poi intervenuto l’assessore al Bilancio Giorgio
Il primo a intervenire è stato Masco Espa (Pd) che si è soffermato sull’importanza delle norme che riguardano il sociale e i servizi alla persona. ‘’In questo momento c’è una grande difficoltà per la scarsità di risorse e
Mario Bruno (Pd), rimarcando più volte la centralità della famiglia per lo sviluppo della società sarda, ha voluto chiedere ai colleghi della maggioranza quale sia l’orientamento e l’indirizzo riguardo alle politiche sociali e del lavoro. Bruno ha ricordato che in Commissione Sanità giacciono diverse proposte di legge del centrosinistra sulla famiglia. Riguardo al fondo per la non autosufficienza il portavoce dei Democratici si è soffermato sul numero delle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà e sull’integrazione socio-sanitaria. ‘’L’ orientamento del Consiglio - ha sottolineato Bruno - dovrebbe essere valorizzare il nucleo centrale della società con un ordine preciso, senza dare risorse a pioggia che non portano benefici effettivi. Dobbiamo recuperare il senso della nostra azione, individuando le precise priorità della politica e la famiglia è alla base”. Bruno ha poi stigmatizzato il ricorso al voto segreto che nella precedente seduta ha tolto fondi alle politiche sanitarie per la famiglia. Pierpaolo Vargiu (Riformatori sardi), riprendendo alcuni spunti di Espa, ha sottolineato in apertura che su temi del genere ‘’sarebbe stata auspicabile maggiore passione’’. Quando ho parlato di trend di spesa della sanità, ha voluto chiarire rispondendo sempre a Espa, ‘’mi riferivo al disavanzo dell’anno precedente e di quello successivo, arrivando in questo modo alla somma di 400 milioni. E’ vero, inoltre, che è necessario riqualificare la spesa riducendo per esempio i costi della farmaceutica, che vedono
L’Assessore della Programmazione Giorgio
Il relatore Pietrino Fois, Presidente della Commissione Bilancio, ha espresso il parere sugli emendamenti.
Dopo i pareri del relatore e della Giunta la presidente ha dato avvio alla votazione degli emendamenti. Respinti il 106, 107 e 108.
Sull’emendamento 109 si è aperto un lungo dibattito. Il primo a intervenire è stato Franco Sabatini (Pd) che ha voluto replicare all’assessore
Paolo Maninchedda ha voluto specificare la posizione del Psd’Az sul tema: ‘’Siamo contrari a mettere in bilancio poste non disciplinate da leggi, l’abbiamo sempre dichiarato’.
Anche Nanni Campus (Pdl) ha stigmatizzato gli interventi dell’assessore
Mario Bruno ha replicato agli attacchi precisando l’intento, con il suo intervento, di accelerare l’iter della proposta di legge sulla famiglia. ‘’Non c’è nessuna primogenitura, dobbiamo affrontare le priorità man mano che si presentano’’.
Sul tema è intervenuta anche la stessa presidente Claudia Lombardo che ha colto l’occasione per sottolineare con rammarico l’esclusione del Consiglio regionale dall’organizzazione della prima conferenza regionale sulla famiglia:’’Il Consiglio regionale aveva dimostrato estrema sensibilità sul tema - ha aggiunto la presidente dell’Assemblea - e sarebbe stato opportuno che la conferenza sulla famiglia avesse avuto luogo dopo l’approvazione della Finanziaria, perché in questo modo è stata negata ai consiglieri di maggioranza e opposizione la possibilità di intervenire e portare il proprio contributo’’.
Per Roberto Capelli (Misto-Api) si tratta di una questione di sostanza. ‘’Abbiamo proposto un testo di legge per una rivisitazione organica, quei denari non sono stati tolti alla famiglia ma sono accantonati nel Fnol’’. ‘’Il problema della famiglia è la mancanza di politica - ha concluso Capelli - quando si nega il lavoro come diritto meritocratico non si sta pensando alla famiglia, lo si può fare solo quando si garantiscono i diritti allo studio e al lavoro’’.
Francesca Barracciu (Pd) ha dichiarato che ‘’occorre riportare la discussione sui problemi veri. La responsabilità di quanto accaduto e de De Francisci che non ha tenuto conto del lavoro fatto dalla Commissione Sanità e dello stesso Consiglio Regionale’’. Barracciu ha annunciato il voto favorevole all’emendamento, anche se nel Pd ci sono posizioni diverse: ‘’ad esempio, sarebbero opportuni interventi mirati a favore delle famiglie separate’’.
Marco Espa (Pd) tornando sul problema della famiglia, ha condiviso la necessità di affrontare il tema ‘’anche con la celerità che i tempi richiedono’’. Ha chiesto poi alla Giunta di concordare meglio le iniziative e di assicurare una copertura normativa agli interventi a sostegno della famiglia. ‘’In ogni caso”, ha concluso, ‘’le risorse non sono perdute e si possono trovare nuove soluzioni se c’è la volontà di fare un lavoro comune’’
Gian Valerio Sanna (Pd) ha detto che ‘’è sbagliato minimizzare il lavoro fatto. In Commissione c’è stato il forte recupero di ben 150 milioni. Questo, in concreto, significa venire incontro a tante famiglie sarde. Anzi, è un peccato che non si sia riusciti ad andare oltre. Così come è un peccato grave che qualcuno abbia voluto crearsi riserve indiane per motivi elettorali’’.
Giuseppe Cuccu (Pd) si è detto convinto che ‘’il dibattito sia la migliore dimostrazione che il voto segreto va regolamentato: il dibattito di oggi andava fatto ieri. In concreto il provvedimento approvato ieri allontana l’approvazione di una buona legge sulla famiglia ma resta il fatto che
Daniele Cocco (Idv) ha sottolineato che ‘’quando si parla di famiglia dovremmo essere tutti d’accordo in Consiglio regionale. Il problema vero, come dice Capelli, sono quelli delle liste d’attesa, della burocrazia che rallenta le procedure di spesa e dei ritardi nella cure per gli ammalati gravi a cominciare dalle persone affette da sclerosi multipla’’.
Radhouan Ben Amara (Misto), provocatoriamente, si è chiesto quale sia il vero concetto di famiglia ‘’che può essere inquadrato in modo rigido. Può riguardare persone dello stesso sesso, orfani che vivono insieme, i cosiddetti bastardi, homeless, nomadi e rom, immigrati. C’è una famiglia molto caratterizzata da una idea fondamentalmente religiosa, ma oggi c’è bisogno di una riflessione più ampia.’’.
Luigi Lotto (Pd) ha ribadito ‘’con la massima con serenità’’ che il voto contro delega in bianco alla Giunta era giusto. Dispiace, ha proseguito Lotto, “che la discussione oggettivamente abbia fatto un passo indietro. E’ indispensabile affrontare il tema tenendo conto delle indicazioni della collega Barracciu, nel senso che vanno tenute presenti tutte le problematiche ampie e diversificate presenti nella società’’.
L’on. Franco Cuccureddu (Misto) ha lamentato che “a volte si mettono nella legge perfino i contributi a qualche azienda ospedaliera; in altri casi si programma la destinazione generica di risorse senza norma sostanziale. Serve una linea condivisa e chiara’’.
Giacomo Sanna, capogruppo del Psd’Az, nell’esprimere il voto contrario all’emendamento ha stigmatizzato ‘’la ventata di populismo che è entrata in Aula’’.’’Il festival dell’ipocrisia non serve a nessuno, dobbiamo riprenderci il nostro ruolo che è quello di fare leggi’’ ‘’Per la prima volta la commissione ha stravolto
Il capogruppo dell’Idv, Adriano Salis ha annunciato il voto favorevole sull’emendamento ma ha voluto rivendicare la piena dignità della richiesta di voto segreto. ‘’In commissione abbiamo espressamente chiesto di modificare quella norma ha specificato Salis - la risposta è stata disarmante’’.
Efisio Planetta (Psd’Az) ha ricordato che il gruppo sardista ha proposto l’istituzione del garante per la famiglia in una proposta di legge che giace da tempo in Seconda commissione.
Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha insistito sulla necessità di approvare norme sostanziali che regolino le questioni fondamentali.
Il capogruppo del Pd Giampaolo Diana ha ribadito che il Partito Democratico non è assolutamente contrario alle politiche per la famiglia. Rivolgendosi all’assessore
L’emendamento
La presidente Lombardo ha infine chiuso i lavori aggiornandoli al pomeriggio alle 17.30, mentre alle 15.30 è stata convocata





