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Chimica verde, Cappellacci: nuova opportunita’ per la Sardegna

“Ci siamo trovati spesso a discutere del futuro del polo chimico di Porto Torres. Ci sentivamo tutti come al capezzale di un malato e pensando a come rianimarlo. Il sogno che abbiamo sempre coltivato era quello di un reparto neonatale di trovarci di fronte a un neonato che nasce. Oggi ci troviamo in questa condizione e lo siamo grazie a quando nel luglio del 2009 un intero territorio si mobilitò affinché l'ENI restasse in Sardegna. Una vittoria dell'unità dei Sardi, titolarono i quotidiani, per significare che le Istituzioni locali, i sindacati e la Regione sono stati capaci di dire no e di chiedere un'ipotesi alternativa. Da quel momento è nata una fase di dialogo e di proficua collaborazione con ENI e si è partito da uno "stop" per costruire un'alternativa che oggi inizia a vedere la luce. Un'iniziativa che va oltre le aspettative perché mette insieme innovazione con produzione di bio-prodotti ed è caratterizzata dal rispetto dell'ambiente e forte radicamento nel territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, durante l'inaugurazione a Porto Torres del nuovo centro di ricerca per la chimica verde e la firma della convenzione quadro tra la Regione, Matrica e le Università degli studi di Cagliari e Sassari.

“A pochi mesi dalla firma del protocollo d'intesa del 25 maggio 2011 - ha aggiunto il Presidente - inizia a prendere forma il progetto per convertire il sito di Porto Torres nel più grande polo d'Europa per la chimica verde. Un piano avveniristico - ha aggiunto Cappellacci - che rappresenta una grande opportunità non solo per i risvolti occupazionali, ma anche per le possibili interazioni con i settori dell'agricoltura, della ricerca e dell'innovazione. In questo senso - ha evidenziato il Governatore - il progetto ben si inserisce nella nostra politica finalizzata a promuovere nuova impresa e nuovo lavoro nel rispetto del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, che vede nel progetto Sardegna CO2.zero, con il quale miriamo a produrre energia da fonti rinnovabili per almeno il 20% entro il 2020 e il 35% entro il 2030, il suo pilastro principale. La convenzione quadro siglata oggi prevede il coinvolgimento nel progetto oltre che della Regione Sardegna e di Matrica anche delle università di Sassari, di Cagliari e del CNR.

L’obiettivo per la Regione è quello di favorire iniziative per l’area del nord-ovest della Sardegna idonee ad avvicinare industria e ricerca e a promuovere la realizzazione di progetti di industria chimica che favoriscano l’utilizzo di materie prime rinnovabili e lo sfruttamento di energie rinnovabili. In questo senso, l’accordo consentirà di avviare un rapporto di collaborazione per programmi di ricerca relativi allo sviluppo della produzione di oli da colture autoctone e alla mappatura di biomasse e scarti agricoli in Sardegna oltre alla messa a punto di tecniche colturali a basso impatto, alla valorizzazione della biomassa a fini industriali. Particolare attenzione viene dedicata anche all’identificazione di tecnologie innovative di estrazione di oli da seme e alla ottimizzazione di processi per la produzione di chemicals a partire da oli vegetali. Si promuoverà, inoltre, lo sviluppo sul territorio dei prodotti derivati dalla filiera a valle (a titolo esemplificativo compost in agricoltura, lubrificanti biodegradabili, bioplastiche, etc).

Scopo della convenzione è anche quello di instaurare rapporti diretti tra enti locali, mondo della formazione e mondo del lavoro per favorire la formazione, anche tramite esperienze di “training on the job” in azienda, di allievi e laureati di elevato livello di qualificazione, la diffusione della cultura d’impresa e lo sviluppo di conoscenze di base e possibilità di applicazione di carattere innovativo e di interesse industriale.

Di particolare interesse è la previsione che a fronte di specifico accordo di collaborazione che potrà essere stipulato a tempo debito, Matrica, si potrà avvalere di Eni Corporate University S.p.A. per il supporto nella gestione dei rapporti con l’Università degli Studi di Cagliari e l’Università degli Studi di Sassari, relativamente alla gestione del processo di reperimento e selezione di giovani laureati da inserire in azienda, dotati di una preparazione rispondente alle esigenze d'impresa. Il presidente ha annunciato che con un emendamento alla Finanziaria,  la Giunta intende promuovere delle borse di studio per giovani che intendano approfondire i temi legati alla chimica verde e che verrà data priorità agli studenti provenienti dal territorio e ai figli dei lavoratori che hanno lottato perché questa giornata potesse avere luogo. Ai lavoratori il presidente ha dedicato un passaggio del suo intervento: "Il loro coraggio, il coraggio vero di chi ha vissuto sulla propria pelle questa esperienza e' stato fondamentale per avviare questo nuovo percorso".