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Calcio – Sintesi partite di serie A.

Atalanta-Lecce 0-0 - Ai punti più Atalanta che Lecce per un pari che lascia l'amaro in bocca soprattutto agli orobici, ormai a secco di vittorie interne da quasi tre mesi. I salentini, invece, portano a casa un risultato che li mantiene in piena corsa salvezza. Colantuono schiera un modulo inedito con Moralez alle spalle del duo Marilungo-Denis, Cosmi propone Bojinov dall'inizio in coppia con Di Michele. Gli orobici fanno la partita fin dalle prime battute, il Lecce si copre e riparte. Le occasioni migliori le creano i nerazzurri tra il 21' e il 23'. Prima è Marilungo a spedire la palla sul palo dopo un errore di Oddo, poi tocca a Peluso colpire il montante esterno su un cross da destra di Schelotto. Nel Lecce il più attivo è Di Michele, ma vere occasioni i salentini non ne creano. Il secondo tempo non offre granché. L'Atalanta ci prova di più ma con molta confusione arrivando poche volte al tiro, il Lecce non crea mai problemi a Polito.

Catania-Genoa 4-0 - Il Catania ritrova un successo con mancava dal 18 dicembre travolgendo un Genoa che si conferma troppo fragile in trasferta (ottava sconfitta e peggior difesa). Partita senza storia al Massimino, netta la superiorità della squadra di Montella. Lo si capisce fin dalle prime battute. Passano 20'' e il Catania già spaventa Frey facendo capire al portiere che non sarà un pomeriggio facile. 

Il gol che sblocca il risultato arriva al 6': Belluschi arriva in ritardo su Gomez, entrato in area a sinistra, rigore solare che Lodi trasforma. La reazione della squadra di Marino non c'è e gli etnei spingono ancora alla ricerca del raddoppio. Al 35' è Barrientos a mangiarsi il 2-0: Gomez lo mette davanti a Frey, l'argentino colpisce male e mette sul fondo. Il Genoa si fa vedere con qualche punizione e un paio di tentativi di Palacio ma Kosicky non deve compiere grandi interventi. Ad inizio ripresa il Catania mette al sicuro il risultato nel giro di tre minuti. Il 2-0 arriva al 4' con Barrientos, bravo a sfruttare un errato disimpegno della difesa su un cross da sinistra di Lodi. Al 7' lo stesso attaccante argentino fa tris: azione travolgente, assist di Bergessio, sul secondo palo Barrientos non lascia scampo a Frey. Il poker arriva al 17': lancio dalle retrovie, Kaladze si addormenta e Bergessio controlla e batte ancora una volta l'estremo difensore rossoblù.

Inter-Novara 0-1 - Milan, Juve, Roma? No, la bestia nera dell'Inter si chiama Novara. Dopo aver perso l'andata al Piola, nel match che segnò la fine dell'avventura di Gasperini, i nerazzurri cadono clamorosamente anche in casa frenando malamente nella corsa al terzo posto. Un ko che allunga il momento no dell'Inter (un punto nelle ultime quattro partite) e che rilancia le speranze salvezza dei piemontesi, che non vincevano dallo scorso 26 novembre (2-1 al Parma) e che fuori casa finora avevano raccolto solo due pareggi. Ranieri opta per il 4-4-1-1 con Sneijder dall'inizio alle spalle di Milito, Mondonico disegna un Novara abbottonato con Jeda a sostegno di Caracciolo. Il tema della gara è subito chiaro, Inter a fare la partita e Novara a provare il contropiede. Al 9' la prima palla gol nerazzurra: Cambiasso serve Alvarez al limite dell'area, tocco indietro per Sneijder che piazza il suo diagonale, Ujkani si distende sulla sua sinistra e mette in angolo. La risposta del Novara arriva al 22': cross in corsa di Porcari e incornata di Caracciolo bloccata da Julio Cesar. L'ex Genoa mette in apprensione la difesa nerazzurra, al 29' è bravo Julio Cesar ad uscirgli sui piedi e a chiudere in angolo. Ad inizio ripresa Ranieri inserisce Pazzini al posto di Alvarez nel tentativo di dare peso alla manovra offensiva. L'Inter pigia il piede sull'acceleratore ma offre il fianco alle ripartenze del Novara. Su una di queste, all'11', la squadra di Mondonico passa: Caracciolo riceve in piena libertà al limite dell'area, spostato a destra, si accentra e lascia partire un sinistro a giro che termina nell'angolo basso alla destra di Julio Cesar vanamente proteso in volo. La reazione dell'Inter è veemente, passa un minuto e Stankovic con il destro mette di poco a lato dal limite. Entra anche Forlan al posto di Poli, poi è il turno di Nagatomo per Chivu. Non c'è ordine nella manovra nerazzurra, il Novara stringe i denti e di tanto in tanto si fa vedere in attacco: al 28' è Rigoni a chiamare alla risposta Julio Cesar. Al 34' i piemontesi restano in dieci: Radovanovic, già ammonito, caccia lontano un pallone a gioco fermo e si prende secondo giallo e rosso. Il finale è un assalto all'arma bianca dell'Inter. Al 43' Sneijder fa tutto alla perfezione, controllo e destro dal limite che si stampa sulla traversa. L'ultima opportunità capita a Pazzini, in pieno recupero, ma il suo destro dal dischetto è bloccato in due tempi da Ujkani.

Udinese-Milan 1-2 (giocata sabato) - Il Milan ritrova successo e primo posto in classifica (aspettando i recuperi della Juve) vincendo in rimonta sul campo dell'Udinese. Un successo che riporta serenità nell'ambiente rossonero dopo le sconfitte con Lazio e Juve (in coppa Italia) e il pari casalingo contro il Napoli. Prima sconfitta casalinga della stagione per l'Udinese, ora quarta dietro la Lazio. Per oltre un'ora non c'è partita, la squadra di Guidolin domina senza fari grandi cose perché davanti si trova un Milan che senza Ibrahimovic è lento nella manovra e quasi mai pericoloso. L'Udinese sblocca il risultato al 19' con Di Natale che scambia palla con Gelson Fernandes e dal liimite con il sinistro non lascia scampo ad Amelia. Il campanello d'allarme non sveglia il Milan che non riesce a costruire una reazione lasciando campo alle iniziative dei friulani. Basta e Domizzi fanno venire i brividi ad Amelia, Di Natale ha sul destro la palla del raddoppio ma manda a lato. Nel recupero si vede finalmente il Milan:Danilo sbaglia i tempi dell'intervento in area, El Shaarawy non ne approfitta e spedisce alle stelle. Nella ripresa la squadra di Allegri inizia con un piglio diverso, dopo 3' Nocerino sbaglia la mira di testa dopo un tiro di Emanuelsen deviato da Domizzi. Al 16' Guidolin perde Isla per infortunio (entra Pasquale), 5' più tardi Allegri toglie Nocerino e inserisce Maxi Lopez. L'Udinese tiene bene e al 30' sfiora il raddoppio: Armero serve in area sulla destra Domizzi, tocco di prima intenzione con il sinistro su cui Amelia si supera mettendo in angolo. Esce Di Natale (infortunio) per Floro Flores, l'Udinese insiste e va ancora una volta ad un passo dal 2-0: Danilo chiama Amelia al secondo intervento decisivo. Sul ribaltamento di fronte il Milan pareggia: è il minuto 32, El Shaarawy da sinistra lascia partire un destro velenoso non trattenuto da Handanovic, Maxi Lopez si avventa sul pallone e firma il suo primo gol in rossonero. L'Udinese accusa il colpo, Benatia copre male, El Shaarawy gli soffia la palla, vince un contrasto con Handanovic ma poi ostacola Robinho che calcio a lato. Al 40' il Milan mette la freccia: Udinese sbilanciata in avanti, veloce ripartenza rossonera, Maxi Lopez se ne va a destra e mette al centro, El Shaarawy anticipa Benatia e di destro fa secco Handanovic. E' il gol della vittoria.

Cagliari-Palermo 2-1 giocata sabato - Il Cagliari vince la seconda partita consecutiva in casa dopo il 4-2 alla Roma salendo a quota 30, più vicina all'Europa che lontana dalla zona salvezza. Cade ancora fuori casa (per l'ottava volta) il Palermo. Ballardini perde Pisano nel riscaldamento e dopo pochi minuti anche Cossu, Mutti è senza Miccoli, davanti c'è Budan con Ilicic a supporto. Parte meglio la squadra di casa, al 9' Pinilla va vicino al vantaggio con un colpo di testa respinto d'istinto da Viviano. La replica del Palermo è affidata a Ilicic che al 16' si inserisce in area, salta Astori e di sinistra mira l'angolino, Agazzi ci arriva e mette in angolo. La partita si mantiene equilibrata anche se le occasioni migliori le costruisce il Cagliario. Al 22' Ibarbo va di testa su un cross da sinistra, Viviano si salva come può e poi blocca il destro di Dessena. Nella ripresa la partita si sblocca all'11': Thiago Ribeiro libera in area sulla destra Ibarbo, il colombiano anticipa Agazzi e mette al centro dove Pinilla deve solo appoggiare in rete. Mutti si gioca la carta Hernandez e al 33' l'attaccante uruguaiano va vicino al pari, il suo colpo di testa dall'altezza del dischetto è respinto da Agazzi. Gol mancato gol subito. Al 36' il Cagliari raddoppia: punizione potente di Pinilla dai 25 metri, Viviano respinge centrale, Dessena è il più lesto a ribattere in rete. Non è finita però. Il Palermo accorcia subito le distanze. Tocco di mano in area di Perico e rigore trasformato da Hernandez. Gli ultimi minuti sono un assalto rosanero, la chance del pari capita al 50' a Mantovani che da buone posizione mette sul fondo.