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Primo ministro “in tempi disperati”Time: Monti può salvare l’Europa?

"Può quest'uomo salvare l'Europa?". Così titola il magazine statunitense Time che dedica la copertina del nuovo numero dell'edizione asiatica ed europea al premier italiano Mario Monti in visita negli Usa, definito dal settimanale un primo ministro "in tempi disperati".

"C'e' stato un disarmo bilaterale e la maggioranza che sostiene il governo in Parlamento non e' una maggioranza strutturata e non e' una coalizione, ma e' un insieme dei tre principali partiti, ciascuno dei quali parla con noi ma non parla con gli altri, perche' vengono da un periodo ancora molto caldo di estrema belligeranza". Lo rimarca il presidente del Consiglio Mario Monti nella videointervista rilasciata al settimanale statunitense "Time". Per Monti, pero', "ora le cose si stanno evolvendo". Il premier cita l'intervista data da Silvio Berlusconi al "Financial Times", in cui si da' conto del "forte sostegno" che l'ex premier da' al governo.

La domanda di Time arriva dopo gli apprezzamenti emersi alla vigilia della visita di Monti alla casa Bianca da parte dall'amministrazione americana. E oggi anche il Fmi promuove la politica del governo tecnico succeduto a Berlusconi.

Il Fondo Monetario Internazionale approva le misure prese dal governo Monti e prevede che l'Italia arriverà al risanamento del bilancio. Lo ha detto oggi Gerry Rice, capo delle pubbliche relazioni dell'Fmi, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla visita odierna del premier italiano a Washington.

Monti alla Casa Bianca: da Obama, patto per la crescita

Un aiuto reciproco, tra Mario Monti che lavora per evitare "l'esplosione" dell'eurozona, e Barak Obama con la sua gestione "salda" dell'economia americana. E' il 'patto' che il premier e il presidente Usa stringeranno oggi, nella prima visita di un capo di governo europeo alla Casa Bianca dopo l'approvazione del nuovo accordo di bilancio Ue.

"Aiutiamoci a crescere", è stato l'invito di Monti, lanciato in un'intervista alla tv Usa Pbs. "La salda gestione di Obama aiuta l'Europa, così come noi possiamo aiutarlo", evitando appunto "l'esplosione dell'eurozona". Che Obama apprezzi la linea Monti,
tesa appunto allo sviluppo e non solo al rigore finanziario, non è un mistero. E che a Monti possa servire la sponda della Casa Bianca è altrettanto chiaro, per convincere tutta la Ue e soprattutto la cancelliera Angela Merkel della necessità di puntare sulla crescita e di rafforzare i firewall a protezione dei titoli di Stato più esposti sui mercati.

Come ormai tradizione nei suoi viaggi internazionali, Monti si è fatto precedere da un'intervista all'emittente pubblica Pbs e da un lungo colloquio con il Wall Street Journal. All'opinione pubblica americana, il premier ha assicurato che l'euro è una
"moneta solida", ha rivendicato i successi raggiunti dal suo esecutivo nei tre mesi di vita, con l'Italia che ora è più solida e meno a rischio in caso di default greco, e ha illustrato i passi successivi, compresa la riforma del mercato del lavoro che Monti conta di approvare entro fine marzo. Un quadro apprezzato dagli americani, almeno a leggere il blog del Wsj, che sottolineava il "chiaro cambiamento di rotta" rispetto al
predecessore Silvio Berlusconi, definito "un playboy" con "giochi di cattivo gusto".

Tra oggi e domani, Monti spiegherà la 'nuova' Italia anche nei luoghi simbolo del potere americano: si inizia alle 10,30 di Washington (le 16,30 in Italia), con l'incontro con John Boehner, speaker del Congresso; poi l'intervento al Peterson Institute,
prestigioso think tank della capitale; infine il colloquio con Obama, che oltre alla crisi finanziaria affronterà anche il tema della Siria, come spiegato dal ministro degli Esteri Giulio Terzi che accompagnerà il premier per tutta la visita. Un tema, quello della crisi siriana che probabilmente sarà anche oggetto degli incontri di venerdì a New York con il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon e il presidente dell'Assemblea Generale Al Nasser. Ma prima di entrare al Palazzo di Vetro, Monti varcherà la soglia di Wall Street, per incontrare il gotha della finanza mondiale.

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