Tre tipologie di obiettivi, assistenziali, organizzativi ed economici, caratterizzeranno l’attività della Asl di Sassari e muoveranno le azioni
«Quanto abbiamo adottato in questi giorni – afferma il direttore generale dell’Asl di Sassari Marcello Giannico – rappresenta un primo passo per la definizione delle politiche aziendali, attraverso le quali vengono introdotte una serie di procedure che indicano le modalità di azioni dell’Azienda stessa».
La deliberazione, che costituisce inoltre una forma di trasparenza dell’azione
Quaranta pagine attraverso le quali la direzione dell’Asl identifica e mette in campo azioni per raggiungere gli obiettivi, individua le modalità di monitoraggio del grado di conseguimento degli stessi e “cala”, sui responsabili delle strutture aziendali, gli obiettivi della Regione.
«Possiamo definire il documento come delle linee guida aziendali per la gestione degli obiettivi – aggiunge il direttore generale – anche in relazione al processo di budget già avviato lo scorso anno».
Il documento è il frutto di un lavoro che ha visto impegnati il Servizio programmazione e controllo e il Servizio sistemi informativi, con i rispettivi responsabili, Gian Michele Cappai e Piergiorgio Annicchiarico. E proprio a loro il direttore generale ha dato il compito di provvedere alla massima diffusione degli obiettivi e dei relativi indicatori di valutazione a tutte le strutture aziendali. Quindi ancora i due Servizi dovranno trasferire operativamente gli obiettivi assegnati al direttore generale nel sistema di budget e di valutazione delle prestazioni delle strutture aziendali, a partire dalla programmazione aziendale di budget 2012. Le due strutture in staff alla direzione infine dovranno anche raccogliere e elaborare i dati e le informazioni necessarie al monitoraggio periodico alla valutazione dei livelli di raggiungimento dei valori target degli obiettivi assegnati.
«Si tratta di un importante strumento di programmazione dell'Azienda – precisa ancora il direttore generale – anche in assenza di un piano sanitario regionale e costituisce una risposta chiara a chi critica
«La definizione degli obiettivi
Ecco allora gli obiettivi.
Tra quelli assistenziali la direzione ha inserito il miglioramento della copertura vaccinale antinfluenzale dell’anziano, l’estensione dello screening mammografico per le donne tra i 50 e 69 anni, lo sviluppo dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) a favore degli anziani non autosufficienti, lo sviluppo dell’assistenza residenziale a favore degli anziani non autosufficienti. A questi si aggiungono la riduzione del tasso di ospedalizzazione ordinario e diurno, la riduzione del tasso di ospedalizzazione per patologie assistibili a domicilio, la riduzione dell’utilizzo della capacità ricettiva per gli accertamenti effettuabili in via ambulatoriale e per ricoveri evitabili. Quindi la direzione mirerà a migliorare l’appropriatezza nel sistema di risposta assistenziale, a evitare i ricoveri ripetuti e a migliorare l’efficienza nei reparti chirurgici.
Tra gli obiettivi organizzativi la direzione generale ha inserito la riduzione delle duplicazioni di strutture ospedaliere, non giustificate dal bacino di utenza, quindi la riorganizzazione con piani di accorpamento funzionale di reparti con meno di 20 posti letto ordinari, prevedendo un’unica equipe non medica. Nel documento poi viene prevista la sperimentazione di reparti di degenza multidisciplinari, lo sviluppo dei day service e la contrattazione con i soggetti erogatori privati accreditati dei piani di attività sulla base
Infine gli obiettivi economici mirano alla riduzione
A conclusione