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In una delibera le linee d’azione dell’Asl di Sassari

Tre tipologie di obiettivi, assistenziali, organizzativi ed economici, caratterizzeranno l’attività della Asl di Sassari e muoveranno le azioni del direttore generale Marcello Giannico nell’arco del suo mandato. Gli obiettivi sono stati indicati di recente nella deliberazione numero 82, pubblicata sull’albo pretorio on line dell’Azienda sanitaria locale sassarese, che recepisce la delibera della giunta regionale del luglio 2011 e con la quale vengono fissati gli obiettivi dei direttori generali delle Asl isolane.

 

«Quanto abbiamo adottato in questi giorni – afferma il direttore generale dell’Asl di Sassari Marcello Giannico – rappresenta un primo passo per la definizione delle politiche aziendali, attraverso le quali vengono introdotte una serie di procedure che indicano le modalità di azioni dell’Azienda stessa».

La deliberazione, che costituisce inoltre una forma di trasparenza dell’azione del direttore generale verso la popolazione, ha approvato un documento di specificazione delle modalità di valutazione degli indicatori relativi agli obiettivi assistenziali, organizzativi ed economici.

Quaranta pagine attraverso le quali la direzione dell’Asl identifica e mette in campo azioni per raggiungere gli obiettivi, individua le modalità di monitoraggio del grado di conseguimento degli stessi e “cala”, sui responsabili delle strutture aziendali, gli obiettivi della Regione.

 

«Possiamo definire il documento come delle linee guida aziendali per la gestione degli obiettivi – aggiunge il direttore generale – anche in relazione al processo di budget già avviato lo scorso anno».

 

Il documento è il frutto di un lavoro che ha visto impegnati il Servizio programmazione e controllo e il Servizio sistemi informativi, con i rispettivi responsabili, Gian Michele Cappai e Piergiorgio Annicchiarico. E proprio a loro il direttore generale ha dato il compito di provvedere alla massima diffusione degli obiettivi e dei relativi indicatori di valutazione a tutte le strutture aziendali. Quindi ancora i due Servizi dovranno trasferire operativamente gli obiettivi assegnati al direttore generale nel sistema di budget e di valutazione delle prestazioni delle strutture aziendali, a partire dalla programmazione aziendale di budget 2012. Le due strutture in staff alla direzione infine dovranno anche raccogliere e elaborare i dati e le informazioni necessarie al monitoraggio periodico alla valutazione dei livelli di raggiungimento dei valori target degli obiettivi assegnati.

 

«Si tratta di un importante strumento di programmazione dell'Azienda – precisa ancora il direttore generale – anche in assenza di un piano sanitario regionale e costituisce una risposta chiara a chi critica la Asl per mancanza di capacità programmatoria».

«La definizione degli obiettivi del direttore generale è uno dei meccanismi operativi che consente silenziosamente di modernizzare realmente la aziende sanitarie, insieme agli strumenti del budget, della valutazione delle performance di dirigenti e impiegati, dell'attribuzione e conferma degli incarichi, del riassetto organizzativo dei servizi amministrativi e clinici», conclude Marcello Giannico.

 

Ecco allora gli obiettivi.

Tra quelli assistenziali la direzione ha inserito il miglioramento della copertura vaccinale antinfluenzale dell’anziano, l’estensione dello screening mammografico per le donne tra i 50 e 69 anni, lo sviluppo dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) a favore degli anziani non autosufficienti, lo sviluppo dell’assistenza residenziale a favore degli anziani non autosufficienti. A questi si aggiungono la riduzione del tasso di ospedalizzazione ordinario e diurno, la riduzione del tasso di ospedalizzazione per patologie assistibili a domicilio, la riduzione dell’utilizzo della capacità ricettiva per gli accertamenti effettuabili in via ambulatoriale e per ricoveri evitabili. Quindi la direzione mirerà a migliorare l’appropriatezza nel sistema di risposta assistenziale, a evitare i ricoveri ripetuti e a migliorare l’efficienza nei reparti chirurgici.

 

Tra gli obiettivi organizzativi la direzione generale ha inserito la riduzione delle duplicazioni di strutture ospedaliere, non giustificate dal bacino di utenza, quindi la riorganizzazione con piani di accorpamento funzionale di reparti con meno di 20 posti letto ordinari, prevedendo un’unica equipe non medica. Nel documento poi viene prevista la sperimentazione di reparti di degenza multidisciplinari, lo sviluppo dei day service e la contrattazione con i soggetti erogatori privati accreditati dei piani di attività sulla base del fabbisogno del territorio di pertinenza e della capacità produttiva delle aziende sanitarie regionali.

 

Infine gli obiettivi economici mirano alla riduzione del disavanzo e al contenimento dei costi nell’assistenza farmaceutica.

 

A conclusione del documento la direzione generale ha previsto di calare gli obiettivi sul direttore sanitario e sul direttore amministrativo, stabilendo che il 50 per cento dell’incremento del loro compenso sarà corrisposto soltanto a fronte del raggiungimento degli obiettivi assegnati dalla Regione.

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